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Prostituzione a Roma, la proposta: zona dell’amore fuori dal GRA

La proposta arriva dal senatore di FI Aracri: “Zone non possono stare all’interno della città”

"Facendo i conti con la realtà, bisogna dire che negli ultimi tempi a Roma stiamo assistendo ad un progressivo decadimento di controlli e sicurezza. Tutti sappiamo che dietro al fenomeno della prostituzione c'è la malavita. O si affronta sul serio questo fenomeno o è inutile". A parlare è il senatore di Forza Italia Francesco Aracri, intervenuto ai microfoni di ECG Regione Lazio, la trasmissione di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus.

Secondo Aracri, "l'idea delle vie a luci rosse è impossibile, consegnerebbe alcune zone della città alla criminalità". Pertanto, rilancia e fa un'altra proposta: "Bisogna scompaginare le carte, bisogna costruire alle porte di Roma un quartiere dedicato alla prostituzione, con tanto di controlli di polizia, controlli medici ed una rigida attenzione al pagamento delle tasse".

Il senatore di Forza Italia ha in mente dunque di proporre la creazione ex novo di veri e propri quartieri totalmente dedicati alla prostituzione. "Invece di dare le case ai rom e agli zingari, inventiamo un quartiere alle porte di Roma e mettiamoci le prostitute. Con questo sistema evitiamo danni ai cittadini e diamo una mazzata in testa alla malavita che c'è dietro. Il quartiere non può stare all'interno del Raccordo anulare, bisogna costruire un quartiere nuovo".

Per questo quartiere l'onorevole Aracri ha già il nome pronto: "Potremmo chiamarlo 'Quartiere dell'amore', anche se la prostituzione e l'amore hanno poco a che vedere". E il senatore di Forza Italia parla anche di come potrebbe reagire il Vaticano: "Visto che il Papa riceve i viados e i transessuali, non vedo cosa ci sia da dire".

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