Roma, prostituzione all’Eur: si punta su controlli e prevenzione
Approvato un documento articolato in 5 punti, che prevede un’ordinanza anti prostituzione in prossimità di case e scuole
Vietare la prostituzione in prossimità di case, scuole, luoghi di culto e parchi; multare i clienti con sanzioni di 500 euro; attivare le unità di strada – possibile con il rifinanziamento, da parte del Campidoglio, del progetto Roxanne (qui i dettagli); coordinare le Forze dell’Ordine; educazione sentimentale nelle scuole. Una proposta articolata in 5 punti, quella che il presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, ha presentato in occasione del Consiglio straordinario sul tema della prostituzione, che si è svolto ieri.
Il Consiglio è stato convocato a seguito delle polemiche sulla proposta di avviare una zonizzazione della prostituzione all’Eur. La seduta era aperta anche alla cittadinanza: “Dopo il ciclone mediatico era giusto un confronto con la cittadinanza su un tema molto delicato e complesso. Ma per affrontare il problema della prostituzione non sevono più solo i buoni pensieri. Servono risorse e la verità è che fino a due settimane fa queste risorse non c’erano” – dice il minisindaco Santoro, ribadendo anche quanto scritto qualche giorno fa in una lettera aperta ai cittadini del suo Municipio (leggi qui).
Il Consiglio del IX Municipio ha quindi approvato il documento in 5 punti sulla prostituzione all’Eur presentato da Santoro. Il voto è arrivato a larga maggioranza, con il sì dei gruppi dell’opposizione di centrodestra; astenzione da parte del M5S. Sul territorio, quindi, saranno attivate le unità di contatto con operatori sociali e mediatori culturali per garantire supporto alle potenziali vittime di tratta e sfruttamento. Ci sarà poi il coordinamento delle forze dell’ordine attraverso un protocollo d’intesa con il Municipio IX, i Servizi sociali e le unità di contatto per contrastare lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione con particolare attenzione a quella minorile e per prevenire e reprimere reati connessi al ‘pizzo’ sugli spazi fisici in cui avviene l’adescamento e i reati di violenza ai danni chi si prostituisce. E ancora, l’emanazione di un’ordinanza che vieti l’esercizio della prostituzione e ogni comportamento connesso al meretricio nelle aree residenziali, a ridosso delle scuole e dei parchi pubblici e dei luoghi di culto, oltre a una sanzione pecuniaria di 500 euro. Nelle scuole municipali di ogni ordine e grado, infine, saranno promosse giornate, seminari, dibattiti e ogni altra azione utile per promuovere l’educazione sentimentale, all’affettività e al rispetto del corpo della donna.
Il documento non ha valore di legge ma esprime solo il parere del Municipio e si impegna a farsi promotore nei confronti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica dell’approvazione in tempi rapidi di una legge sulla prostituzione che superi la legge Merlin.