Protesta contro la lettura in classe di testi omosessuali
Rotta di Collisione e Lotta studentesca hanno manifestato questa mattina per i fatti del Giulio Cesare
“Nessuno avrebbe mai sospettato che quel muscoloso, ruvido, stopper della squadra di calcio dell’oratorio (…) la notte si stancava la mano sulle foto di Jimi Hendrix, Valerij Borzov e Cassius Clay. Pure, benché sapesse che Mariani Andrea non soltanto lo avrebbe respinto ma anche tradito e sputtanato, un pomeriggio, quando dopo la partita indugiò nello spogliatoio e si ritrovò solo con lui, Giose decise di agire – indifferente alle conseguenze. Si inginocchiò, fingendo di cercare l'accappatoio nel borsone, e poi, con un guizzo fulmineo, con una disinvoltura di cui non si immaginava capace, ficcò la testa fra le gambe di Mariani e si infilò l'uccello in bocca. Aveva un odore penetrante di urina, e un sapore dolce. Invece di dargli un pugno in testa, Mariani lasciò fare. Giose lo inghiottì fino all’ultima goccia e sentì il suo sapore in gola per giorni. Il fatto si ripeté altre due volte, innalzandolo a livelli di beatitudine inaudita”.
Tale 'edificante' lettura, estratta dal libro “Sei come sei” di Melania Mazzucco, è stata fatta leggere, nei giorni scorsi, agli studenti del liceo romano Giulio Cesare, nell'ambito della "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale". L’episodio non poteva non far scoppiare aspre polemiche: proprio questa mattina due manifestazioni di protesta sono avvenute sotto lo storico liceo. I movimenti Rotta di Collisione e Lotta Studentesca hanno denunciato la propaganda filo-omosessuale, mascherata da prevenzione dell’omofobia.
I due striscioni recitavano nel caso di Rotta di Collisione “Emergenza omofollia” e da parte di Lotta Studentesca, goliardicamente, “Maschi selvatici non checche isteriche!”. I due sit-in sono stati organizzati in maniera indipendente dai due movimenti.
Ha dichiarato Edoardo Melmeluzzi, responsabile di Rotta di Collisione: “Quello che è successo al Giulio Cesare ha dell’incredibile ma la cosa più vergognosa non è la distribuzione di materiale pornografico tra i minori, bensì l’assoluto silenzio delle istituzioni e soprattutto del Ministero della Pubblica Istruzione. Purtroppo non è la prima volta che queste fantomatiche campagne di sensibilizzazione superano di gran lunga i confini della decenza. Il meccanismo è molto semplice, utilizzando lo spauracchio dell’omofobia, questi signori portano avanti un vero e proprio indottrinamento in tema di diritti civili, ovviamente rivolto ai minorenni, i più deboli ed impressionabili. Questi mezzucci, usati da chi non sa divulgare lealmente le proprie idee, non troveranno mai il nostro appoggio né, tantomeno, il nostro silenzio: per questo abbiamo deciso di manifestare davanti al Giulio Cesare, una delle scuole più celebri di Roma, che meriterebbe di passare alla cronaca per ben altri motivi.”