Pupi Avati : “Lucio Dalla omosessuale dopo cura ormoni. Prima amava le donne”
Vladimir Luxuria sulle frasi di Pupi Avati sull’omosessualità di Lucio Dalla: “Bisognerebbe trovare le cause della stupidità”
Fanno discutere le frasi di Pupi Avati circolate in queste ore a margine di una sua intervista. Il regista ha espresso un parere su Lucio Dalla, relativamente alla sua sfera emotiva, asserendo che il cantante sia diventato omosessuale a margine di una cura di ormoni.
Le frasi di Pupi Avati
“Lucio non cresceva – ha dichiarato Avati in un’intervista – “La mamma gli fece fare una cura a base di ormoni che in qualche modo lo ha compromesso. Non solo non è cresciuto, ma a un certo punto Lucio è diventato ispido, peloso. Non so se questo mutamento abbia avuto riflessi in ambito sessuale”.
Il parere di Vladimir Luxuria
Frasi che evidentemente stanno facendo discutere e molto il popolo del web. Abbiamo chiesto a Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice e opinionista italiana un parere su queste dichiarazioni.
“Ogni tanto esce fuori qualche teoria bislacca sull’eziologia dell’omosessualità” – ha detto Luxuria. “Ogni tanto c’è qualcuno che dice è colpa dell’inquinamento, o dei traumi subiti. Ora sono gli ormoni assunti. Non so da dove gli sia venuta fuori questa notizia. Tra un pò diranno che l’omosessualità è dovuta al fatto di mangiare. Non è una cosa per la quale bisogna ricercare cause. Non è una malattia. E soprattutto non bisogna banalizzare la vita di un grandissimo artista come Lucio Dalla. Non credo che Pupi Avati la conosca”.
“Qualcuno ha mai teorizzato le cause dell’eterosessualità?” – ha continuato Luxuria – “Qualcuno mai si è sforzato di individuare i motivi per i quali una persona è eterosessuale? No. Si parte dalla presunzione dell’eterosessualità. Ancora oggi chi cerca l’eziologia, lo studio delle cause di un fenomeno, vuol dire che sta sottintendendo il fatto che ci sia un problema. Perché le cause vengono sempre trovate quando ci si trova davanti a un problema. Forse bisognerebbe trovare le cause di stupidità e omofobia. Quello sarebbe interessante”.
Il pensiero di Alessandro Cecchi Paone
Intervenuto sulla questione anche Alessandro Cecchi Paone.
“Sono molto in imbarazzo”- ha detto il giornalista e opinionista televisivo al nostro giornale – “Per l’ammirazione per Lucio Dalla, che ho conosciuto e frequentato in mille occasioni di concerti e serate. Ma anche per l’amicizia e l’affetto profondo nei confronti di Pupi Avati.
E’ evidente che il regista, nonostante la sua levatura psicologica, umana, artistica e culturale non capisca assolutamente nulla di omosessualità. Qualunque tipo di valutazione scientifica non può accettare minimamente l’idea che ci possa essere una valutazione unicamente ormonale per l’indicazione dell’omosessualità.
Questa è un comportamento, un orientamento sessuale. Si può parlare di aspetti ormonali quando ci sono difficoltà di identificazione col proprio sesso biologico. Lì ci sono degli ormoni che regolano il fatto di sentirsi e di essere fisicamente oltre che psicologicamente femmina o maschio. Sull’orientamento sessuale no. Come si può pensare che Lucio Dalla, pelosissimo, potesse avere problemi di carattere ormonale? Maschissimo era e maschissimo è rimasto. Il problema dell’omosessualità che bisognerebbe spiegare a Pupi Avati e ripeto, sono imbarazzato, non è un problema ormonale. E’ un misto meraviglioso di aspetti genetici, ambientali, relazionali e anche di libertà comportamentale“.