Quando sarà rispettato il diritto allo studio dei bambini disabili?
Il regolamento è stato ideato per rendere il servizio più efficiente per i ragazzi disabili ma non è stato mai applicato nella sua interezza
Mentre sta finendo l'anno scolastico va ricordato che a distanza di un anno e mezzo da quando il Comune di Roma ha varato un nuovo regolamento per il servizio educativo per l'autonomia degli alunni con disabilità per l'attivazione del diritto allo studio non è stato ancora fatto il bando per l'aggiudicazione di questo servizio. Pertanto, probabilmente, prima dell'inizio del nuovo anno scolastico verranno prorogati i contratti in essere o verranno attivate altre procedure, che il Movimento 5 Stelle aveva assicurato non sarebbero più state attivate. Questo nuovo regolamento era stato varato per accentrare le competenze agli uffici comunali e toglierle ai Municipi non realizzando il decentramento amministrativo che sarebbe da perseguire in un territorio vasto e complesso come quello del Comune di Roma. Il regolamento approvato è sicuramente stato ideato per rendere il servizio più efficiente e di aiuto ai ragazzi disabili ma non è stato mai applicato nella sua interezza.
Nel regolamento è scritto che l'operatore Oepa (Operatore educativo per l'autonomia degli alunni con disabilità per l'attuazione del diritto allo studio), ex Aec (Assistente educativo culturale), dovrebbe rimanere lo stesso per tutto il ciclo di studi, per una giusta continuità didattica e psicologica, molto importante per questi alunni, ma questo non si verifica mai, anzi alcune volte l'operatore cambia anche nel corso dello stesso anno scolastico. Un'altra cosa citata nel regolamento e quasi mai attuata è che la famiglia dovrebbe partecipare attivamente all'organizzazione del piano educativo individualizzato. Gli operatori spesso sono precari e pertanto in presenza di insegnanti che cercano di prevaricare le funzioni degli stessi non hanno il potere di opporsi in quanto a rischio trasferimento o demansionamento. In conclusione anche questa vicenda è in contrasto con quanto promesso dal Movimento 5stelle prima delle elezioni e cioè che i cittadini avrebbero avuto esauditi i propri bisogni, specialmente i più svantaggiati.