Quarta dose, oggi la risposta dell’Aifa. Bassetti: “Stiamo sbagliando”
“Questo vaccino non lo userei più per fare la quarta dose. Aspettiamo un attimo e non corriamo”, dichiara l’infettivologo
Come riportato da Repubblica, oggi l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), si riunirà e darà una risposta al Ministero della Salute in merito alle categorie di persone da coinvolgere nella quarta dose di vaccino anti-Covid. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, qualche giorno fa, si era espresso sulla valutazione di una possibile estensione della dose alle “fasce generazionali più avanzate”.
Il consigliere di Roberto Speranza, Walter Ricciardi, spesso si è dichiarato favorevole per proteggere le persone fragili per motivi di età. Gli esperti, però, non sono tutti favorevoli all’allargamento della somministrazione. Questo perché – come riportato sempre dal quotidiano – ci sono solo dati sull’aumento degli anticorpi nei vaccinati, mentre non sono ancora presenti studi scientifici randomizzati a dimostrare l’utilità nell’evitare infezione e malattia.
Bassetti contrario: “Sulla quarta dose stiamo commettendo un errore”
Uno degli esperti contrari all’allargamento della quarta dose, è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che all’Adnkronos Salute ha commentato: “Stiamo commettendo un errore. Abbiamo ancora 10 milioni di italiani che non hanno ricevuto la terza dose, molti pensano che non serva”, ha spiegato l’infettivologo. “Con le nuove varianti va completato il ciclo con le tre dosi per avere una maggior protezione”.
“Poi è chiaro che ad un over 80, magari con altre patologie, si dovrà fare la quarta dose – prosegue l’esperto -, ma eviterei di spingermi oggi a farla a tutti perché il rischio è di farne una quinta tra 4-5 mesi. Se dovessi scegliere, io preferirei una quarta dose in autunno con un vaccino adeguato alle varianti. Questo vaccino non lo userei più per fare la quarta dose. La decisione spetta ad altri, ma io non lo suggerirei con la primavera che incalza. Aspettiamo un attimo e non corriamo, completiamo il ciclo vaccinale perché ci sono tanti che non hanno fatto il booster“, ha concluso Matteo Bassetti.
Il suggerimento di Giovanni Sebastiani dell’Istituto “M. Picone” del Cnr
Sul tema, inoltre, è intervenuto anche Giovanni Sebastiani dell’Istituto “M. Picone” del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche), il quale, considerato che circa la metà degli di over 80 ha ricevuto la terza dose da meno di quattro mesi e la percentuale sale all’80% tra i settantenni, ha commentato: “Suggerirei di valutare il periodo di tempo massimo in cui la terza dose garantisce un’alta protezione dalle forme gravi della malattia e dalla morte nelle fasce d’età considerate”.