Questo borgo è il paese delle fragole e dei fiori nascosto tra i Castelli Romani: un incanto immerso nella natura
Nel Lazio, precisamente nei pressi di Roma, c’è un borgo caratteristico per via delle fragole e dei fiori. Andiamo a scoprire di quale si tratta
Nel periodo romano questo territorio apparteneva alla città Latina di Aricia e pare che secondo la leggenda sia stato fondato dal figlio di Teseo. Qui fu costruito il santuario dedicato di Diana, dea dei boschi e della fertilità. Nel Medioevo pare che non fosse abitata e passò sotto il pontificato di Papa Silvestro I. Solo dopo fu soggetto al fenomeno dell’incastellamento e passò nelle mani della famiglia dei Conti di Tuscolo.
I nuovi proprietari resero questo posto maestoso sotto ogni punto di vista. Diedero anche la possibilità a dei monaci di risiedere nel borgo in questione. Nel 400 passò nelle mani la famiglia dei Colonna.
In questo luogo è possibile visitare la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Maria, la parrocchiale di Santa Maria del Pozzo. il Santuario del santissimo crocifisso. Se si vuole assaporare la buona cucina bisogna andare presso L’Osteria della fajola.
Per gli amanti della natura sicuramente entusiasmerà l’idea che questo borgo fa parte del Parco regionale dei Castelli Romani. Non lo avete ancora capito di quale si tratta? Ecco altri indizi.
Uno dei borghi più belli d’Italia, vale la pena visitare
Il nome deriva dalla parola latina “Nemus” che significa bosco. Inoltre in questo territorio c’era il grandioso tempio di Diana che si specchiava nelle acque del lago del posto. Lo stemma rappresenta uno scudo su cui compaiono tre monti ciascuno sormontato da un albero e si specchiano nelle acque di un lago. La scritta in latino sta a significare bosco di Diana.
Questo borgo è provvisto di una bandiera arancione del Touring Club Italiano perché i turisti lasciano sempre buone recensioni dopo il soggiorno. Il merito è della buona posizione geografica, della ricca storia del passato e della buona cucina. Infatti è famoso per un frutto dal sapore estivo.
Pochi abitanti, ma con una tradizione che dura da anni
Il borgo in questione non è altro che Nemi, popolata da circa 1.859 abitanti e fa parte della regione Lazio. Si trova sui Colli Albani, in quanto è più piccolo borgo dei Castelli Romani, ma in compenso ha una caratteristica che lo rende unico: la coltivazione delle fragole. La sagra delle fragole è prevista ogni anno a giugno la prima la domenica.
Il suolo è composto da materiale vulcanico perché in passato è stato soggetto alle eruzioni del Vulcano Laziale. Il punto più alto è la sommità del Monte Calidrone con i suoi 612 m di altezza e da lì è possibile ammirare l’agro Pontino.