QUI SI MUORE | Nel Lazio lo hanno scoperto da poco: posto da evitare? Nemmeno per sogno, fascino d’altri tempi

Borgo romano - Fonte Instagram @volgoitalia - Romait.it
Nel Lazio c’è una città destinata a morire! Una triste sorte che nasconde una verità inimmaginabile. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Il Lazio non è solo la meta preferita di chi ama arricchire il proprio bagaglio culturale tra i vari monumenti storici. C’è chi preferisce allontanarsi dal caos tipico di Roma per andare a visitare realtà più nascoste.
In questo caso è al centro dell’attenzione un comune in provincia di Viterbo ed è uno dei borghi più belli d’Italia. E’ stata definita “la città che muore” dallo scrittore Bonaventura Tecchi.
In poche parole sorge su uno scoglio di tufo che si sgretola costantemente per via dell’azione degli agenti atmosferici. Tuttavia si presume che ci vorrà ancora tempo prima che avvenga la sua definitiva a scomparsa.
Si trova al confine tra Lazio e Umbria ed è una meta gettonata soprattutto da coloro che decidono di organizzare un weekend all’insegna della cultura. Non hai ancora capito qual è? Ecco altri indizi.
Uno dei borghi più insoliti si trova nel Lazio
È collocata nella Valle dei calanchi, tra il Lago di Bolsena e la Valle del Tevere. È abitata da 16 persone e ad essa si può accedere attraverso un ponte pedonale in cemento costruito nel 1965 e si può percorrere solo a piedi. Chi vive lì può attraversarlo in determinati orari a bordo di mezzi di trasporto.
Questa città fu fondata 2500 anni fa ad agli Etruschi e in passato si poteva accedere tramite 5 porte mentre oggi c’è solo la porta di Santa Maria. L’aspetto urbano è di origine etrusca con delle aggiunte romane. Per non parlare delle strutture architettoniche di impronta sia medievale che rinascimentale. Se vuoi scoprire quali sono i monumenti e luoghi di interesse allora prosegui nella lettura.
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Ecco ulteriori informazioni sulla “città che muore”
Tra le cose medievali spicca la Chiesa di San Donato dove è custodito il S. S. Crocifisso ligneo. C’è anche il Palazzo vescovile, i resti della casa natale di San Bonaventura e la porta di Santa Maria. La città in questione non è altro che Civita di Bagnoregio.
Nel periodo di Natale si allestisce un presepe vivente e la prima domenica di giugno e la seconda di settembre nella piazza c’è il Palio della Tonna dove ci si sfida a dorso di un asino. L’ultima settimana di luglio è la prima di agosto c’è la Tuscia in jazz Festival con una serie di concerti. In occasione di queste feste potresti organizzare un fantastico weekend per recarti a Civita di Bagnoregio.