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Raccolta differenziata, se la fai bene non paghi più la TARI: in arrivo i rimborsi da 300€ già da maggio

Raccolta differenziata - Romait.it

Raccolta differenziata - Fonte www.pexels.com - Romait.it

Potresti non pagare più la tassa sui rifiuti a una condizione. In questo modo avrai un rimborso tale da arrivare a fine mese senza preoccupazioni.

La Tari è la tassa che si occupa della gestione dei rifiuti in Italia e fu introdotta con la legge 27 dicembre 2013 in sostituzione della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) e del Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares). Sono tenuti a pagarla coloro che possiedono dei locali o delle aree scoperte che possono produrre dei rifiuti.

Nel momento in cui ci sono più persone che possiedono tale locale o area, devono tutti ovviamente contribuire all’adempimento. Fino a poco tempo fa si pagava due volte l’anno: acconto il 30 aprile e il saldo il 2 dicembre. In quello del 2025 è stata applicata un’agevolazione del 10% sul tributo nel caso in cui una famiglia ha un numero di componenti superiore a 4 e con un’abitazione non più grande di 80 m².

Stavolta il tutto deve essere pagato in un’unica soluzione entro martedì 16 dicembre. Qualora il debitore non provvedesse a pagamento, il Comune ha diritto di consentire il fermo amministrativo sui veicoli, il pignoramento del conto corrente dello stipendio e descrizione di un’ipoteca sull’immobile.

Anche in questo caso lo Stato ha pensato a un bonus, però non bisogna fare alcuna domanda perché l’agevolazione è riconosciuta automaticamente a coloro che ne hanno diritto. Forse non lo sai, ma potresti non pagare più la Tari a una condizione.

Non pagherai più la Tari: il sogno diventa realtà

Sul sito lapostadelsindaco.it si parla proprio di riduzioni, esenzioni e bonus per la Tari. Un vero sollievo per le famiglie che devono affrontare delle spese ogni mese per non avere alcun tipo di problema con terzi. La Tari da tempo ha sostituito la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili del comune, che fu poi abolita a decorrere dal 2020 è confluita nell’Imu.

Adesso presentando una dichiarazione è possibile considerarsi esonerati, però ci devono essere le condizioni tali da poter accogliere questa domanda. In realtà solo una categoria specifica di persone può rendere tutto questo una vera e propria realtà.

Rifiuti - Romait.it
Rifiuti – Fonte www.pexels.com – Romait.it

Ecco quanto dichiarato dalla legge

Il Comune deve tener conto della legge n° 147 del 2013, in cui è prevista “la riduzione della quota variabile è in misura proporzionale alle quantità di rifiuti speciali assimilati agli urbani”. Inoltre si prevede “la riduzione per le zone in cui non è effettuata la raccolta…è dovuta nella misura massima di 40%”.

La legge dichiara anche che il Comune può anche consentire la riduzione del pagamento se gli immobili hanno una ridotta potenzialità di produzione di rifiuti. Tra l’altro ha pensato bene il Governo di proporre il Bonus rifiuti che può essere richiesto se l’Isee non supera una determinata soglia.