Raggi: “Anche se diventerò sindaco poi non mi potrò ricandidare”
Tutti pensavano che per Roma il M5s avrebbe schierato uno dei suoi nomi celebri. Questa avvocatessa 38enne chi la conosceva?
Virginia Raggi tra pochi giorni potrebbe essere la prima donna sindaco di Roma, Rolling Stone l'ha incontrata prima di un suo comizio elettorale. A domandarle se sia consapevole di aver ingaggiato sulle Olimpiadi 2024 un duello mortale con poteri che a Roma contano appena un po' meno del Pontefice rimane serafica: "Ma nessuno in questa lunga campagna elettorale ha mai nominato le Olimpiadi tra le urgenze. Neppure una sola volta.
I cittadini parlano di tutt'altri problemi". Quali? "I trasporti prima di tutto. Poi il dramma dell'assistenza agli anziani e ai disabili. Ma i trasporti sono sempre al primo posto. Penso che ci si debba occupare di questo, dell'ordinario non dello straordinario. Tutto qui".
Se diventerà prima cittadina della Capitale, Virginia Raggi lo resterà solo per quattro anni: "Noi abbiamo il limite dei due mandati. Il primo l'ho già fatto: il prossimo sarà quindi l'ultimo. Anche se eletta non mi potrò ricandidare. Però immagino che potrò sempre dare una mano in qualche modo. Così il futuro proprio non me lo immagino: spalanco le braccia e aspetto. Del resto nemmeno mi aspettavo di vincere le ''comunarie'' ed essere candidata a sindaco".
Proprio a quella fissazione col rispetto delle regole, Virginia Raggi deve la candidatura. Alla vigilia della campagna tutti pensavano che per Roma il Movimento fondato da Beppe Grillo avrebbe schierato uno dei suoi nomi celebri, una faccia televisiva già nota al grande pubblico.
Questa avvocatessa trentottenne, da tre anni consigliera comunale a Roma ma sempre senza fragore, chi la conosceva? L'intervista completa sul sito di Rolling Stone. Così in un comunicato l'Ufficio stampa di Rolling Stone.