Raggi e Gualtieri a gara su San Basilio, il quartiere che, tra i due litiganti, non gode
Gualtieri era lì, con don Antonio, per parlare delle problematiche della zona. Virginia Raggi li ha raggiunti a sorpresa
L’incontro tra il candidato a Sindaco di Roma per il centrosinistra e la Sindaca uscente della Capitale, è avvenuto intorno alle 22:30 di mercoledì 15 settembre, nel terreno tutt’altro che neutro di San Basilio. Perché poco neutrale? I romani lo sanno bene: San Basilio è un quartiere della periferia nord est della Capitale, rinomato per essere una di quelle zone “difficili”, particolarmente interessata da spaccio e malavita.
La passeggiata e l’incontro casuale
Roberto Gualtieri si era recato lì per parlare con don Antonio Coluccia, il sacerdote con la scorta che, ogni giorno combatte da solo la criminalità. Stando a quanto dichiarato dallo staff del candidato, l’idea era quella di fare una passeggiata insieme a don Antonio, con l’obiettivo di conoscere le dinamiche e le difficoltà della zona del IV municipio. Hanno quindi “per caso “ incontrato Virginia Raggi, che si è unita a loro nella passeggiata. Il giro si è quindi trasformato in una battaglia a colpi di post sui canali social degli sfidanti.
I due sfidanti si sono poi visti nuovamente nella mattinata di ieri, e l’incontro si è trasformato, per Raggi, in un’occasione per lasciarsi andare a un commento sulla passeggiata notturna della sera precedente: “Sono i soliti noti, si dimenticheranno delle periferie tra qualche settimana: il meccanismo purtroppo lo conosciamo”. A Radio Roma Capitale, Gualtieri, ha poi commentato l’unione della Sindaca uscente alla sua passeggiata serale: “Mi sembra che lei abbia saputo che ero lì ed è venuta, poi ha scritto che mi ha portato lì. Sinceramente questa cosa è l’ultima che mi interessa di fronte ai problemi di San Basilio e all’impegno di Don Coluccia che vive sotto scorta”.
Problemi superati?
Come si nota, la prima cittadina, al rientro dal giro, aveva postato su Twitter un video della passeggiata nel quartiere condivisa con l’avversario e con don Antonio. Nella didascalia Raggi ci ha tenuto particolarmente a sottolineare, stizzita, come Gualtieri non avesse mai messo piede lì prima d’ora, e di come lei avesse invece portato il suo sfidante a “fare un giro” per mostrare il suo impegno sul posto. Insomma, sembra proprio che l’incontro sia diventato un pretesto per gareggiare, piuttosto che per evidenziare problematiche tutt’altro che superate.
Se davvero deve essere il sacerdote a difendere il territorio con impegno, coraggio e dedizione, forse il lavoro da fare è ancora molto. La gara a chi fa più e meglio, potrebbe trasformarsi, invece, in un’unione di forze e di idee su come davvero valorizzare il territorio, soprattutto quando in gioco c’è la sicurezza di chi, ogni giorno, quel quartiere lo vive.