Raggi scrive al presidente Conte: “No al commissariamento della Metro C”
La risposta della sindaca al consorzio e all’ipotesi di un commissariamento per la gestione dell’intero progetto
"Desta viva perplessità la nota con cui il contraente generale Metro C SpA ha richiesto al Governo la nomina di un Commissario straordinario ai sensi di legge" per la realizzazione della linea C della metro di Roma. "Il tenore della richiesta appare del tutto fuorviante e la rappresentazione dei fatti così come illustrato dalla società non veritiera". Questo il passaggio più importante di una lettera riservata, diffusa dall'agenzia Dire, inviata dalla sindaca Virginia Raggi, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dei Trasporti Paola De Micheli, a quello dell'Economia Roberto Gualtieri, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al prefetto di Roma Gerarda Pantalone.
Quella della Raggi, è un replica a una missiva iniziale già inviata da Metro C e pubblicata dal quotidiano La Repubblica. Il consorzio ha parlato di "ingiustificata inerzia e gravi inefficienze" da parte di Roma Capitale, in merito al progetto della terza linea delle metro, alla stazione di piazza Venezia che attende finanziamenti e progetto definitivo, anche alla luce della procedura di liquidazione pronta a partire per Roma Metropolitane. Da qui l'odierna risposta di Raggi.
"Come noto – scrive il sindaco nella lettera – nell'ambito delle criticità connesse alla realizzazione della linea C, Roma Capitale sta affrontando la problematica concernente la situazione economico-finanziaria di Roma Metropolitane anche alla luce della normativa vigente in materia di società partecipate. Segnatamente l'attuale governo di Roma Capitale sta procedendo alle iniziative tese al risanamento della società nell'ambito dei pareri imposta dal Testo unico sulle società pubbliche e alla rimodulazione, l'interno delle articolazioni del gruppo Roma Capitale, dell'attività di progettazione concernenti, tra l'altro, i finanziamenti richiesti dal ministero dei Trasporti per le infrastrutture di trasporto anche all'esito della recente adozione del Pums".
"Appare utile rammentare – aggiunge Raggi – come Roma Metropolitane abbia assunto il ruolo di soggetto aggiudicatore effettuando tutte le attività propedeutiche alla pubblicazione dell'opera di interesse nazionale e di rilievo strategico. L'incarico di Roma Metropolitane nella qualità di soggetto aggiudicatore è stato svolto dalla società con la supervisione della struttura tecnica di missione del ministero dei Trasporti. Anche utile è evidenziare che il suddetto contratto, nel corso degli anni, è risultato snaturato, per fatti tutt'ora al vaglio della magistratura penale e contabile, nella natura e nell'oggetto".
Infine, conclude la lettera: "È quantomeno necessaria allo stato attuale, e anche nel mutato contesto politico, operare con una significativa discontinuità rispetto al passato sia in relazione alle necessità cogenti di prosecuzione della commessa che riferimento l'accertamento di eventuali responsabilità. Sono queste, dunque, le ragioni che impongono la condivisione di una strategia comune tra tutti i soggetti finanziatori dell'opera, al fine di assumere importanti decisioni indispensabile per l'auspicato completamento di un'opera di importanza cruciale per la rete infrastrutturale della capitale. Roma Capitale, come soggetto con finanziatore e beneficiaria sul territorio, resta quindi disponibile a definire, di concerto con tutti i soggetti istituzionali interessati, e opportune iniziative tese a riallineare la migliore esecuzione dell'opera sia nel breve periodo che nello scenario di medio periodo".