Rancore e Dj Myke, quando l’alchimia umana genera esplosivi
Le note per ricostruire tutto: da se stessi, alla musica
Hocus Pocus, Acustico, Elettrico, Silenzio. Questi i quattro capolavori dei due giovani artisti, Rancore e Dj Myke.
Il primo, in realtà, fu una semplice collaborazione, quella con “Lo spazzacamino”, dell’uomo introspettivo, che guarda intorno e dentro sé: fu l’anno zero, da cui nacque quella chimica che ci ha regalato poi gli altri tre, Acustico, Elettrico e Silenzio.
Rancore, al secolo Tarek Iurcich, classe ’89 inizia il suo percorso musicale giovanissimo, a 14 anni, quando ancora il rap era un genere non diffuso come lo è oggi. Nel 2006, a 17 anni, esce il suo primo disco “SeguiMe”.
Dj Myke, al secolo Marco Micheloni, classe ’76, forma nel 1998 la crew di Dj “Men in Skratch”, con cui realizza alcune collaborazioni importanti a livello internazionale. Nel 2010 pubblica Hocus Pocus, occasione in cui conosce musicalmente Rancore e da cui parte questa ormai quadriennale collaborazione.
Silenzio. Così si chiama il loro ultimo disco, uscito nel 2012.
Silenzio. Nell’auspicio di un nuovo inizio, un anno zero. A partire dalla musica, a partire in primis da loro stessi. Un momento di riflessione, un ritorno alle origini, un ritorno all’essenziale. In un mondo che corre sempre più velocemente, che confonde qualità con quantità, che confonde valori e concetti, che continua a costruire, imperterrito, sovrastrutture antinaturali.
Silenzio. Per tornare all’ordine ed uscire dal caos, dalla follia generale (“La follia”). Silenzio è una denuncia all’uomo moderno (“Tempi moderni”, col nuovo video musicale – https://www.youtube.com/watch?v=aHfhvSOBorY – che ne ricorda un altro, “Goodbye blue sky” dei Pink Floyd), che ha perso umanità e senso critico delle cose: un uomo che ha rinunciato a costruire. E’ chiara una visione nicciana dell’uomo moderno che confonde la sua identità con quella della massa, che è composta di più identità: e più identità o ne fanno una sola o non ne fanno nessuna. Di un uomo che non riesce più a dire: basta! La gerarchia dei valori non può essere affidata al responsabile di un centro commerciale.
Silenzio. Una critica al nuovo ordine mondiale (“L’Architetto”) e ai suoi poteri occulti che abbassano l’umanità e l’umanità che si fa abbassare. Una critica alle sue contraddizioni. Una critica a questa Italia (“Il grande falò”), ingessata e ferma su se stessa: una mamma che non ascolta più i suoi figli.
Ma Silenzio è anche una speranza. L’amore che nasce e cresce laddove non sarebbe possibile (“Il giorno che non c’è” – “ci sono radici che crescono in punti del mondo in cui neanche ci piove”), delle voci controcorrente che nonostante tutto continuano, quasi fosse l’ultima cosa da voler fare su questa terra (“Silenzio” – “e non sarete voi a togliermi la voce!”) a dire ciò che pensano, anche quando ciò non porterebbe a nulla o, peggio ancora, sarebbe sconveniente. Quelli da non fare arrabbiare, perché alla fine, è sempre meglio (“Anzi… siamo già arrabbiati”).
Musicalmente parlando, la musica di Dj Myke raccoglie tanti stili e tante influenze musicali, senza annoiare mai e ponendosi come perfetta base per la costruzione testuale del pezzo.
Ma non è solo questo. Silenzio è alla base concettuale e musicale degli altri due inediti, “Vivere” e “Non esistono”, contenuti nella masterizzazione fisica di Acustico ed Elettrico (in realtà editi sul web rispettivamente nel 2010 e nel 2011), e usciti a Dicembre 2013 (scaribili da https://itunes.apple.com/it/album/elettrico/id432515357).
“Non esistono” ha scalato le classifiche MTV Hip Hop fino ad entrare tra le top 10 il 6 aprile. Un capolavoro musicale, che insegna che le cose esistono se tu vuoi che loro esistano.
Ma è con “Vivere” che si percepisce come la musica possa essere uno strumento graffiante e possa risvegliare le anime dal torpore, influenzata velatamente dalla poetica di Bukowski de “Rotola i dadi”:
"Ehi ragazzo non dire, non dire proprio un cazzo perché è presto per finire!” un monito a tutti: non t’arrendere perché se c’è una cosa che puoi fare, quella è lottare e vivere. Fino in fondo. Lottare per vivere e vivere per lottare".
Ad ora il loro “silenzio” sta progettando qualcosa. Tante cose possono dirsi anche senza parlare. Due “bombe atomiche” pronte ad esplodere.
Scaricalo da qui: https://itunes.apple.com/it/album/silenzio/id568077420 .