Ranking Eduscopio: ecco la nuova top ten delle migliori scuole di Roma
Molte sorprese nella classifica degli istituti romani: bene alcune scuole più periferiche
Il Tasso si conferma in testa alla classifica dei migliori licei classici della capitale, il Righi, tra gli scientifici, scala due posizioni rispetto allo scorso anno e passa dal terzo al primo posto.
Molte sono le sorprese tra gli istituti superiori romani che si contendono il primato di scuole d’ eccellenza. Secondo l’ultima indagine di Eduscopio, l’osservatorio della Fondazione Agnelli sul percorso formativo che meglio prepara agli studi universitari e al lavoro dopo il diploma, il Vivona dell’Eur, sempre tra i classici, si piazza al secondo posto (5 posizioni scalate rispetto al 2017) mentre il Visconti retrocede in un anno dal quinto al decimo gradino della classifica.
Il Mamiani passa dal secondo al terzo posto, il Russel, che l'anno scorso non figurava nemmeno fra i primi dieci, irrompe al quarto posto, mentre il Socrate esce dalla top ten a favore dell’istituto paritario Massimiliano Massimo. Se dunque alcuni licei storici d'elite continuano a primeggiare, si stanno facendo largo anche istituti più «periferici» come appunto l’Augusto nel quartiere Appio (classificato settimo) o il Russel sulla Tuscolana.
Il Virgilio, che sale dalla decima all’ottava posizione generale, si deve accontentare del secondo posto tra i licei scientifici, dopo aver conquistato il podio nel 2017.
In questa sezione si affaccia per la prima volta l’istituto paritario San Giuseppe del Caburlotto a Quarto Miglio. La palma di miglior linguistico va al Mamiani seguito da Seneca, Tacito e Lombardo Radice, mentre l’Orazio, che era in vetta lo scorso anno, si piazza al sesto posto nell’attuale ranking.
Per quanto riguarda invece i licei delle Scienze Umane, il Margherita di Savoia scalza dal pimo posto il Maria Montessori , seguito dal Montale (che l'anno scorso era nono) e dal Machiavelli.
Per la nuova edizione di Eduscopio (www.eduscopio.it), che sarà online da oggi, i ricercatori della Fondazione Agnelli hanno analizzato i dati di circa 1.260 mila diplomati italiani in tre successivi anni scolastici, dal 2012 al 2015, in circa 7mila indirizzi di studio nelle scuole superiori statali e paritarie. Nell’indagine sono stati esaminati due compiti educativi fondamentali: la capacità di licei e istituti tecnici di preparare gli studenti per il passaggio all’università con attenzione alle facoltà scelte, ai voti degli esami e agli eventuali anni fuori corso, mentre per i tecnici e i professionali la capacità di preparare l’ingresso nel mondo del lavoro rivolgendosi a chi, dopo il diploma, non sceglie il percorso accademico.