Rapinavano commercianti nell’area sud-est di Roma: 9 colpi in 4 mesi, arrestati
Nel corso delle rapine, i malviventi non avevano esitato a fare uso delle armi, esplodendo, in più di una circostanza, colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio
I Carabinieri della Stazione Roma Quadraro hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini romani, di 41 e 28 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica – Sezione Reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, coordinata da Lucia Lotti.
Le indagini sviluppate dai Carabinieri, che fanno parte di una più ampia attività investigativa finalizzata al contrasto delle rapine disposta dalla Compagnia Carabinieri Roma Casilina hanno consentito di far luce su 9 episodi di rapine che si sono verificate tra il mese di gennaio e il mese di aprile, nel quadrante sud-est della Capitale. Obiettivi dei malviventi erano attività commerciali quali supermercati, sale slot, distributori carburante e negozi.
Nel corso delle rapine, i complici non avevano esitato a fare uso delle armi, esplodendo anche, in più di una circostanza, colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio.
In un episodio, durante la rapina ad un distributore di via Santa Maria del Buon Consiglio, lo scorso 4 marzo, è rimasto ferito anche un cliente, colpito al collo da un colpo di pistola esploso dai malviventi.
I Carabinieri sono riusciti a risalire ai due rapinatori attraverso l'analisi approfondita dei filmati dei circuiti di videosorveglianza, dei luoghi in cui si sono verificate le rapine, dall'esame del medesimo modus operandi. L'esito della comparazione balistica effettuata dai Carabinieri del Ris di Roma ha consentito di evidenziare le similitudini tra i bossoli rinvenuti nel corso dei sopralluoghi effettuati a seguito di diverse rapine, e la relazione tra i bossoli dei colpi esplosi e una pistola modello Glock Smith&Wesson calibro 23, rinvenuta e sequestrata nel corso delle indagini.
Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Regina Coeli.
(Com/Uct/ Dire)