Ravello, cena al Belvedere del Caruso Belmond: il lusso di vivere un sogno
L’elemento umano è proprio il plusvalore vero del Caruso e del Belvedere, dove abbiamo vissuto una serata che non dimenticheremo
Un sogno a tavola. Come fare un viaggio alla scoperta di nuove terre e culture. E’ quello che abbiamo provato l’altra sera a cena al ristorante Belvedere dell’Hotel Caruso Belmond a Ravello, una calda sera d’estate della seconda metà di luglio 2023, in Costiera amalfitana.
Il piacere che si prova da subito, arrivando in hotel, non è solo nell’accoglienza e nella cura dei dettagli del Caruso, te lo aspetti sapendo di entrare in uno dei migliori alberghi al mondo. La soddisfazione aumenta a mano a mano che incontri chiunque in quel momento, in rappresentanza del Caruso, si occupi di te. A cominciare dalle attenzioni di Agata che ci riceve e accadrà per tutto il percorso della cena.
L’elemento umano sarà proprio il plusvalore vero di questo sontuoso albergo e del ristorante, dove abbiamo vissuto una serata che non dimenticheremo. Anche chi non è abituato al lusso, al Caruso trova un ambiente familiare, lussuoso ma per nulla lontano da te.
Eccoci seduti a tavola del Belvedere, il panorama dietro le mie spalle lo lascio a voi.
Sappiamo che il piatto preferito dello chef Armando Aristarco è Nu’burdèll… pasta e pesce e allora molto incuriositi lo chiediamo, e un altro piatto a cui non rinunciamo è il Crudo e Agrumi. Per il resto ci affidiamo alle scelte dello chef. Ci piacciono le bollicine, il Trento Doc in particolare. Eccola, una meravigliosa bottiglia di Ferrari Perlé. E’ Claudia che ce la fa provare.
Bè, eccellente, sappiamo di andare sul sicuro pasteggiando a bollicine con un Perlé.
Siamo pronti e il maitre Francesco insieme al suo collaboratore Christian, cominciano a presentare i piatti che arrivano. Iniziamo con Pomodoro (Pomodoro, pomodoro e pomo d’oro), un piatto semplice con il gusto straordinario dei ricordi d’infanzia.
Crudo e Agrumi, Astice, scampo, gambero rosso, gamberi di nassa, agrumi e olio. In questo piatto c’è la qualità assoluta del prodotto, freschissimo e pregiato.
Eccolo che arriva Nu’burdèll… pasta e pesce, mischiato di pasta di Gragnano, ristretto di pesce con crudo e cotto di mare. Non la lasciamo certo nella pentola in rame l’abbondante porzione di una portata che merita una menzione speciale, un gusto che lascia il segno.
‘E raviol, ravioli fatti in casa con genovese di maiale, provola di bufala del Cilento e carote. Arrivano coperti.
Eccoli qui.
Il merluzzo, Filetto di merluzzo, patata schiacciata al dragoncello, maionese di baccalà e salsa ai peperoni.
Spigola all’acqua pazza, Trancio di spigola, riduzione di acqua pazza, radice di pastinaca e aglio dolce dell’Ufita.
E alla fine arriva il dolce, anzi ne arrivano tre, sublimi, che rappresentano benissimo il crescendo della cena: Il cannolo, Nocciola di Giffoni, gianduia, cioccolato e arancia rossa; La ciliegia, Ciliegie di Bracigliano, yogurt di bufala e camomilla antica di Gioi; Il babà, Mousse di babà napoletano, gelato alla cicerenella e anice.
La nostra serata sta per concludersi e come sempre la Divina Costiera regala emozioni che sanno di sogno, questa volta attraverso la cucina dello chef Armando Aristarco e gli spazi incantevoli del Caruso Belmond a Ravello.
Ci piace concludere segnalando anche la cortesia di Alfonso, Restaurant manager e di Angelo, Direttore F&B, che sono passati a salutare tutti gli ospiti a tavola.
Come piace immaginare al Managing Director Alfonso Pacifico “La magia del Caruso è simile al canto delle sirene: è impossibile resistergli e prolunga il suo incantesimo all’infinito”.
Dal canto nostro, possiamo assicurare che il sapore di questa serata speciale non è finito con il dolce ma durerà molto a lungo.