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Rea, “Strade per la libertà”, il nome di una strada alle radio e tv libere

Già 29 comuni lo fanno. Ecco come è cominciata l’operazione, di intestare piazze, parchi, larghi e vie alla alle Radio Libere

Insegna stradale Largo delle Radio Libere

Insegna stradale Largo delle Radio Libere

Intitolare una strada alle radio e tv libere. Già 29 comuni lo fanno. Ecco come è cominciata l’operazione, che ormai molti comuni stanno concretizzando, di intestare piazze, parchi, vie alla alle Radio Libere, in ricordo della storica sentenza della Corte Costituzionale del 28 luglio 1976 che stabilì la libertà dell’etere.

La libertà dell’etere

Una sentenza Rivoluzionaria, una sentenza libertaria in linea con la nostra Costituzione e con le lotte di libertà di quegli anni. Anni ben diversi dagli attuali, in cui invece ogni giorno si fanno passi indietro, si chiudono le radio e le voci libere in una sorta di censura striscione, si restringono le libertà, si costruisce una società asfittica e oligarchica.

Il peggio è che tutto questo viene condito da una retorica incredibile per far credere che le libertà, qui da noi sono tutelate, ma non è così.

Ecco perché la REA (Radiotelevisioni Europee associate) difende le piccole emittenti che vengono chiuse, o messe in condizioni di chiudere.

Sostiene la raccolta di firme in difesa delle emittenti locali (A proposito Ecco qui il link per firmare la Petizione

Continua le battaglie per istituire la Giornata delle radio libere in tutte le Regioni d’Italia (aiutateci a diffondere questa iniziativa diffondendo questo articolo) Ecco il link.

Risvegliare le coscienze

A queste battaglie la REA ne aggiunge un’altra emblematica, dobbiamo convincere più comuni possibili a intitolare una via o una piazza alle radio libere, per risvegliare le coscienze, oggi molto frastornate da una propaganda oligarchica, dobbiamo mobilitare gruppi, stampa, cultura, attorno a queste battaglie di libertà. Animatore di questa iniziativa è Tonino Luppino.

Cosa ha fatto Tonino Luppino, davvero infaticabile, ha cominciato a proporre a varie città di intitolare luoghi pubblici alle “Radio libere” come gesto altamente simbolico. Significa abbinare il destino delle piccole città, dei piccoli Borghi alle loro emittenti, che sono le vere voci le uniche Voci del comunità locali.

Vogliono far sparire le voci libere, così come vogliono emarginare e desertificare le piccole comunità.

Il destino parallelo è evidente in quanto senza più voci locali non possono crescere le piccole imprese che non possono permettersi grandi mezzi pubblicitari, non si dà voce alle proteste di disapprovazione, non si crea solidarietà.

Il piano è preciso: ammutolire, per fare scomparire.

Magari non scompaiono realmente i piccoli Borghi (per ora) ma scompaiono dalla comunicazione e sono obbligati alla decadenza, per abbandono, per incuria, per mancata manutenzione.

I territori, il famoso km 0 viene, viene così abbandonato in favore delle multinazionali (che non pagano tasse ma fanno solo utili) e del globalismo, salvo poi allarmarsi se da altri continenti saltano i rifornimenti e i pezzi di ricambio.

La tecnica delle oligarchie è sempre la stessa, uccidere pian piano, col silenzio e nell’oblio: uccidere le piccole imprese, le piccole emittenti una ad una isolandole, mentre ciascuna vede le altre morire ma spera che a lei non tocchi. (Tecnica del Divide et impera).

Ebbene Tonino Luppino è riuscito nel miracolo di convincere varie città (26 fino ad ora) a far presente questo rischio, con un gesto simbolico, intitolare una strada (per ricordare e far riflettere). VOCI LIBERE

Un semplice gesto che rientra nei poteri del Sindaco, saltando le pastoie burocratiche. E ora molte piccoli Borghi si stanno convincendo di questa campagna e le cose stanno muovendosi.

REA (Radiotelevisioni Europee Associate) appoggia questa operazione “Strade per la libertà” e offre a supporto sia la bozza di delibera sia suggerimenti operativi etc) a coloro che vogliono attuarla.

Le strade per la libertà

Ecco perché noi lanciamo un appello a tutte le comunità locali, ai Borghi storici, ma anche s’intende alle città medie e grandi ,a seguire questo esempio. Anche nel libro Astrolia e il mistero delle tre cattedrali abbiamo celebrato il ruolo delle emittenti libere nella lotta per le libertà. 

Il giorno dell’ inaugurazione della targa, della via e della piazza servirà a ricordare a tutti la sentenza della Corte Costituzionale (28 luglio 1976) che rese l’etere libero.

Una scelta che adesso stanno cercando in tutti i modi di soffocare. Aiutateci a condividere nella vostra citta questa semplice e bella iniziativa.

Se è vero che tutte le strade portano a ROMA è anche vero che tutte le strade intestate alle Radio libere portano a REA. Antenne libere, l’unica strada per la Libertà.

Fabrizio Abbate

Responsabile Rapporti Esterni REA

Foto di Cilentonotizie.it