Reggio Emilia. Donna assassinata dell’ex compagno:” l’ho uccisa per quella foto al pub”
Ennesima vittima di femminicidio: l’ex era stato in carcere per stalking
Juana Cecilia Hazana Loayza, 34 anni, è stata trovata morta in un parco di Reggio Emilia. Originaria del Perù e residente nella città emiliana, è stata accoltellata nella notte tra venerdì 19 novembre e sabato 20. I carabinieri hanno fermato l’ex compagno, un 24enne di Parma, che durante l’interrogatorio ha confessato di averla uccisa.
Ex liberato dopo la sentenza per stalking
A settembre l’uomo era stato arrestato e processato per stalking proprio ai danni della giovane peruviana, per poi essere liberato il 4 novembre scorso.
Davanti al giudice aveva giurato che non l’avrebbe più infastidita:”chiedo scusa per quello che ho fatto, ma ero molto legato a questa donna”.
L’avevano arrestato dopo aver violato un divieto di avvicinamento. Era stato due giorni a vagabondare nel palazzo della sua ex, che in precedenza aveva minacciato con un coltello. Una persecuzione che durava da mesi, da quando lei lo aveva lasciato.
Un omicidio preannunciato
“Ritrovava il ragazzo in cantina, dietro la siepe. Un incubo. Al punto che avevamo avvisato l’amministratore perché scrivesse a tutti i condomini di non aprirgli la porta” dice una vicina di casa. “Lo sapevano i vicini casa, lo sapevano i giudici, lo sapevano i poliziotti, lo sapevano tutti a Reggio Emilia“.
Quelle urla e quelle persecuzioni erano pubbliche. Eppure Mirko Genco, 24 anni alla fine ha ucciso l’ex fidanzata.
L’ennesimo caso di femminicidio
Mirko e Cecilia avevano avuto una storia di sei mesi. Poi la donna, che viveva con la mamma e il figlio piccolo, aveva deciso di troncare il rapporto. Ed è così che si registra la vittima numero 103 del 2021: Juana Cecilia Hazana, di origine peruviane, una vita in Italia, madre di un bambino piccolo. Accoltellata brutalmente nonostante le denuncie e le segnalazioni. Sgozzata senza pietà, in un parco pubblico, a pochi passi dal suo alloggio.
L’ennesimo caso di femminicidio, il quarto nella regione emiliana in pochi giorni.
Eppure Mirko conosceva da vicino l’orrore ed il dolore derivati dalla perdita di un parente per mano di un assassino: sua madre era stata vittima di un femminicidio. L’ex convivente l’aveva stordita e poi affogata. Mirko, con i suoi fantasmi, era stato cresciuto dalla nonna, con la quale viveva.
I carabinieri lo hanno fermato ieri pomeriggio, poco dopo l’assassino confessa: “Mi sono messo nei guai per amore.L’ho uccisa per una foto pubblicata sul web“.