Renzi: “Fare accordi con M5S umanamente mi disgustava e mi disgusta”
Affermazioni forti quelle di Matteo Renzi, sul fare accordi con il M5stelle contenute nel suo ultimo libro in uscita “La mossa del cavallo”
“Fare accordi con M5S umanamente mi disgustava e ancora mi disgusta: hanno detto di me e della mia famiglia cose terribili, mi hanno insultato sul piano personale, senza comprendere quanto queste ondate di fango facciano male a chi ti sta vicino”.
Lo scrive Matteo Renzi nel suo ultimo libro ‘La mossa del cavallo’, in uscita giovedì prossimo per Marsilio. “Ho viste le lacrime scendere sul volto delle persone a cui voglio bene travolte da fake news e odio.
Eppure, quando c’è stato da fare il governo, ho accettato di votare la fiducia a chi mi ha insultato. Sono forse insensibile alle lacrime? Certamente no. Ma la politica si fa con i sentimenti, non con i risentimenti”, spiega l’ex premier nella ‘Lettera della partenza’ dedicata ai giovani.
Accordi con M5s e insegnamenti di vita
“La mia vicenda dimostra che in questo paese chiunque può farcela o, almeno, può giocarsela”, scrive tra l’altro Renzi spiegando: “Ero l’uomo più potente d’Italia, non lo sono più. Questo non mi ha procurato né depressione né nostalgia, ma insegna tanto, credetemi. Gli stessi che prima elemosinavano una parola, un sms, uno sguardo sono spariti”.
“Centinaia di beneficiati hanno ricevuto, osannato, adulato, e poi, all’improvviso, si sono scoperti critici del giorno dopo, professionisti dell’«eh, lo avevo sempre pensato io», esperti nelle altrui autocritiche.
Davanti a questo, hai due possibilità: puoi lasciarti andare alla rabbia o imparare la canzone degli Oasis ‘Don’t Look Back in Anger’ e sorridere al mondo”, si legge ancora nella lettera di Renzi.
“Sorridete e ripartite, perché l’avvenire ha tanto da regalare: noi non siamo cantori del passato, ma costruttori di futuro”, sottolinea l’ex premier secondo il quale “la mia rapida ascesa, la mia ripida discesa mi hanno insegnato che io non valgo per ciò che gli altri pensano di me, ma per ciò che sono“.