Renzi: “Italia modello? proprio no”, e lancia la “Pass Covid” per circolare
“Ho proposto di fare, quando tutto sarà finito, una commissione di inchiesta per verificare le responsabilità”
“Non so, onestamente, se l’Italia possa essere considerata un modello rispetto al modo in cui si è fatta trovare pronta di fronte all’arrivo del virus. In cuor mio penso proprio di no – ha affermato il fondatore di Italia Viva, Matteo Renzi – So con certezza però che se l’Italia non comincerà a pensare già oggi a come ripartire i danni generati dalla distruzione della nostra economia potrebbero avere sull’Italia un impatto non meno devastante rispetto ai danni prodotti dal virus”, così le parole dell’ex premier riportate sul ‘Foglio’, premettendo a titolo di chiarimento: “Mettiamo le polemiche in quarantena”.
Il leader di Italia Viva snocciola una serie di proposte, da un “Pass Covid” modello Esta per circolare ad una intesa con l’Ance per rifare le strade dei comuni italiani, e tra le altre cose spiega: “Si tratta di andare alla radice dei problemi per evitare che nel futuro possano essere commessi gli stessi errori compiuti in quelle settimane decisive, tra gennaio e febbraio, in cui gli esperti ci dicevano che il virus sarebbe arrivato presto da noi e in cui noi non abbiamo fatto, temo, tutto ciò che sarebbe stato necessario fare per non farci trovare del tutto impreparati”.
Sulla proposta di riaprire le aziende Renzi rivela al “Corriere della Sera”: “Ho visto tanta ipocrisia. Io non ho chiesto di riaprire oggi, ma ad aprile. Ho chiesto però di pensare adesso a come riaprire. Perché se non ci pensiamo oggi arriviamo in ritardo all’appuntamento con l’emergenza economica almeno come siamo arrivati in ritardo sull’emergenza sanitaria”.
Governo e Protezione Civile hanno commesso errori? Il senatore risponde: “Non tocca a me dire chi ha sbagliato. Certo: l’Italia è il Paese con più morti al mondo, qualcosa non ha funzionato. Ho proposto di fare, quando tutto sarà finito, una commissione di inchiesta per verificare le responsabilità. Perché su mascherine, respiratori, protocolli ci siamo mossi troppo tardi, è un dato di fatto”, conclude Matteo Renzi.