Renzi nuovo governo: 16 Ministri, 8 donne
Padoan all’ Economia, Lorenzin e Lupi confermati alla Salute e ai Trasporti
Matteo Renzi ha sciolto la riserva e ha presentato il suo nuovo governo, che giurerà domani alle 11.30 al Quirinale:"Avverto il forte senso di responsabilità – ha esordito il presidente del Consiglio – ma anche l'onore di dover dare all' Italia un esecutivo che restituisca la speranza. Farò di tutto per meritare la fiducia del Capo dello Stato, dei deputati, dei senatori ma soprattutto di tutti i cittadini".
Questa è la nuova squadra di governo, composta da 16 elementi.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Graziano Del Rio
Ministro degli Esteri: Federica Mogherini
Ministro dell' Interno: Angelino Alfano
Ministro della Giustizia:Andrea Orlando
Ministro della Difesa: Roberta Pinotti
Ministro dell' Economia: Pier Carlo Padoan
Ministro dello Sviluppo Economico: Federica Guidi
Ministro dell Politiche Agricole: Maurizio Martina
Ministro dell' Ambiente:Gianluca Galletti
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: Maurizio Lupi
Ministro del Lavoro: Giuliano Poletti
Ministro dell' Istruzione: Stefania Giannini
Ministro delle Attività Culturali e Tursimo: Dario Franceschini
Ministro della Salute:Beatrice Lorenzin
Ministro delle Riforme Costituzionali: Maria Elena Boschi
Ministro della Semplificazione e della P.A.: Marianna Madia
Ministro degli Affari regionali: Maria Carmela Lanzetta
Renzi ha fatto notare che "per la prima volta il governo è formato al 50% da donne. Da domani mattina ci metteremo al lavoro".
"Rivolgo un pensiero non formale – ha aggiunto il presidente del Consiglio – al netto delle polemiche politiche, che ci sono state, a Enrico Letta. A lui va un sentito ringraziamento".
Successivamente, Renzi ha lanciato un monito:"L' Italia non ha alternative: è un paese straodirnario ma deve mettere in ordine alcune cose. Se riuscirà a farlo, non dovrà più avere paura di nessuno. Per far questo è necessario che il mio esecutivo guardi alla prospettiva del 2018. Sia io che molte altre persone, con questo compito che ci attende non ci giochiamo soltanto la carriera politica, ma la nostra credibilità personale".