Reportage dal Parco di Centocelle tra degrado e rifiuti
Parco di centocelle: insicurezza e degrado nell’area che fu sede del primo aereoporto Italiano
Nella storia dell’aviazione Italiana occupa un ruolo di primissimo piano l’ex aeroporto di centocelle. Situata oggi all’incrocio tra la via P. Togliatti e la via Casilina, questa vasta superficie è compresa all’interno del odierno V Municipio. Quello che molti residenti della zona disconoscono è che proprio in questo aeroporto, che ora è un’area verde adibita a parco, i fratelli Wright fecero volare uno dei loro primi veivoli. Nei successivi anni Wilbur Wright creò la prima scuola di volo nella nostra penisola dando il via ad una tradizione aeronautica di importanza mondiale, almeno fino allo scoppio della Seconda Guerra mondiale. A ricordo di quella gloriosa parte di storia dell’aria del nostro Paese è possibile ancora vedere una parte della vecchia pista di decollo degli aerei.
Ma se pensiamo che il parco sia importante da menzionare solamente per la storia del secolo scorso ci sbagliamo. È presente infatti, a poca distanza dal tratto di terreno adibito anni fa all’involo e all’atterraggio degli aeromobili, un sito archeologico risalente addirittura al VI secolo a.C. Questo antico complesso è formato da alcune ville romane purtroppo totalmente interrate, recintate e dimenticate.
Fatta questa piccola, ma importante, parentesi storica chiunque sarà cosciente del fatto che ci sono tutti gli ingredienti al fine di creare un polo culturale per residenti e turisti data l’importanza della zona. Ma siamo in Italia e queste cose non sempre vengono valorizzate donando loro la giusta importanza che meriterebbero.
Per il Municipio questo polmone verde, questo enorme spazio a disposizione dei cittadini dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello, secondo noi, non solo dei quartieri adiacenti ma dell’intero quadrante est della nostra città.
Siamo andati a fare una passeggiata in un giorno feriale in una fascia oraria compresa tra le 13:00 e le 14:00. Oggi troviamo solamente qualcosa simile ad una discarica. In estate il parco ha ospitato una manifestazione che non ha avuto, sembrerebbe, il successo sperato.
Ebbene abbiamo nominato una discarica. Dalle foto che abbiamo scattato è sotto gli occhi di tutti in che maniera i cittadini non siano invogliati in nessun modo a frequentare questa importante area. Giacciono infatti accatastati, a distanza di mesi, i resti degli stands che hanno ospitato la festa estiva. Se si trattasse solo di questo potremmo pensare alla solita italica dimenticanza. Invece non è cosi. Ci siamo trovati di fronte ad un tappeto di rifiuti, ad un manto verde cosparso di tutto quello che solo lontanamente è possibile immaginare.
Parlare di abbandono è un eufemismo. L’aggettivo “degrado” significa essere ottimisti e non rendersi conto in che stato versa qualcosa di veramente prezioso. Quello che dovrebbe essere un punto di raccolta per lo svago ed il divertimento per la comunità, in realtà delinea una carenza di valorizzazione del proprio patrimonio.
Parlando con un residente della zona, che si è gentilmente intrattenuto con noi mentre faceva stretching nei pressi dell’immenso parcheggio privo di illuminazione notturna, abbiamo visto nei suoi occhi una afflizione che difficilmente potrà tramutarsi in gioia. Di notte i cancelli rimangono aperti accogliendo persone che rendono insicuro lo spazio. Durante le ore diurne non è presente nessuna forma di controllo o pattugliamento da parte delle forze dell’ordine. Resta quindi una chimera anche solo chiedere tale sorveglianza la notte. Col buio il bel parco diviene terra di nessuno. La quasi totale mancanza di illuminazione rende inutilizzabile tutta la zona. Abbiamo trovato, e fotografato persino aghi di siringhe che supponiamo non siano stati usati per curare una bronchite…
Sappiamo che chiedere di valorizzare tutta la storia che trasuda dall’ex aeroporto con mostre o costruire delle strutture per ospitare musei, sia chiedere troppo ma ci piacerebbe, da amanti del nostro territorio, vedere il parco di Centocelle pulito e controllato per riconsegnarlo a tutte quelle persone che hanno il diritto di fruire di un’area verde.