ReTake Roma, i cittadini si riprendono i propri spazi
I volontari romani che si rimboccano le mani contro il degrado
A Roma, in questi giorni, si sta diffondendo un nuovo fenomeno veramente accattivante per chiunque ami la pulizia ed il decoro della propria città. Il suo nome è "ReTake": sono gli stessi cittadini ad attivarsi per eliminare il degrado in cui sono caduti molti quartieri, occupandosi in prima persona della loro riqualificazione. Scritte sui muri, sporcizia per le strade e manifesti abusivi sono solo alcuni tra i problemi che affliggono l'Urbe. Contro di essi è rivolta l'iniziativa di ReTake Roma, che si sta diffondendo sempre più in diverse zone romane.
Montagnola, Tiburtina, Eur, Portuense sono le zone che, tra ieri e l'altro ieri, si sono rese protagoniste di questa splendida iniziativa. Trastevere la vedrà messa in atto, invece, questa domenica. Gli strumenti del mestiere sono vari: raschietti, solventi, guanti, spugne, sgrassatori e molti altri, utili nella pulizia di muri e strade.
L'attività di ReTake pone tuttavia delle riflessioni. Non è certo messo in discussione l'impegno dei volontari, i quali compiono un gesto nobile e di estrema civiltà, né si può sottovalutare l'attenzione posta sulla responsabilità, che ogni cittadino dovrebbe sentire profondamente, di mantenere pulita la propria città ed il proprio quartiere. I quesiti sono di altra natura: è possibile non accorgersi del degrado in cui Roma è precipitata negli ultimi mesi? L'amministrazione capitolina riesce a percepire l'abbassamento della qualità della vita nella nostra amata Capitale?
L'impegno profuso nella riqualificazione di aree degradate, per quanto sacrosanto e necessario, non può sostituire l'inefficienza sempre più palese di un'amministrazione distante anni luce dai problemi quotidiani dei cittadini. Sarebbe auspicabile che iniziative positive come quelle di ReTake Roma fossero dei validi sostegni per perfezionare il livello di vita dei residenti e non, come è oggi, delle misure per arginare l'incuria in cui Roma è precipitata.