Riapertura e sport: le raccomandazioni della Federazione Medico Sportiva Italiana
La Fmsi fornisce consigli importanti per tornare ad allenarsi riducendo i rischi di contagio
Il lockdown ha messo a dura prova un po’ tutti, ma coloro che sono abitudini a fare sport sono forse tra coloro che hanno sofferto di più la reclusione protettiva. Vediamo i consigli della Federazione Medico Sportiva Italiana per riprendere le attività motorie:
1. Praticare attività fisica a livello individuale, rispettando l’eventuale indicazione all’utilizzo di una mascherina chirurgica per coprirsi naso e bocca. 2. Mantenersi a distanza da altre persone. Considerato che l’attività fisica aumenta la frequenza e la profondità degli atti respiratori e di conseguenza lo spazio percorso dalle goccioline di saliva presenti nel nostro respiro, sara’ necessario aumentare la distanza di sicurezza portandola ad almeno 5 metri durante cammino, corsa e altre attività aerobiche come yoga e pilates e ad almeno 20 metri nel caso del ciclismo. 3. Evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrato a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti.
4. Appena possibile, dopo l’attività fisica, lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, sciacquandole ed asciugandole con una salvietta monouso. Se non si ha accesso ad acqua corrente e’ possibile ricorrere, se sono disponibili, a prodotti di disinfezione. 5. Bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate. 6. Buttare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, ecc., (ben sigillati). 7. Non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate. 8. Coprirsi la bocca e il naso con l’incavo del gomito o con un fazzoletto, preferibilmente monouso, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.
La Federazione Medico Sportiva Italiana si augura che queste raccomandazioni possano accompagnare i cittadini ad un percorso di riadattamento virtuoso ai corretti stili di vita, contribuendo cosi’ alla prevenzione delle malattie, conclude la Fmsi.