Rifiuti, Radicali: No a commissariamento, Raggi si assuma responsabilità
“Per la Sindaca rappresenterebbe l’ennesimo alibi dietro cui nascondersi, scaricando su altri le responsabilità”
Inchiodare Virginia Raggi. Lasciando che sia lei a gestire, o a non gestire, la complicatissima questione dei rifiuti di Roma.
I Radicali, o se preferite la definizione completa in chiave elettorale “+Europa Radicali”, rigettano l’ipotesi del commissariamento e auspicano che continui a occuparsene la sindaca M5S. Non certo per fiducia nei suoi confronti, ma tutto l’opposto. Per farla sprofondare sotto il peso del fallimento.
A condurre l’attacco, attraverso una nota diffusa oggi, sono Alessandro Capriccioli, capogruppo al Consiglio Regionale del Lazio, e Massimiliano Iervolino, vice coordinatore nazionale. Ecco il testo completo.
"Già prima dell'incendio del Tmb Salario le criticità del ciclo dei rifiuti a Roma erano ben note, così come erano conosciute – noi le abbiamo ribadite molte volte – le contromisure per affrontarle. Oltre a un aumento significativo della raccolta differenziata, imprescindibile per ridurre il carico di indifferenziato sugli impianti, occorre realizzare una discarica di servizio di un impianto di compostaggio, per iniziare a colmare l'enorme deficit impiantistico di Ama.
Dopo l'incendio, naturalmente, queste misure sono diventate ancora più urgenti, specie in concomitanza con le feste natalizie che notoriamente si traducono in maggiori quantità di rifiuti da trattare e smaltire.
Raggi dovrebbe semplicemente mettere in campo, una volta per tutte, la volontà politica di adottare quelle soluzioni, smettendo di lasciarsi andare a proclami ideologici che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà.
In questa ottica, il commissariamento non solo sarebbe del tutto inutile (come già accadde nel 2011, quando il Lazio e Roma furono commissariate, senza alcun risultato, per la ricerca di una nuova discarica che sostituisse Malagrotta), ma per la Sindaca rappresenterebbe l'ennesimo alibi dietro cui nascondersi, scaricando su altri le responsabilità che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essersi assunta già da un pezzo. Governare una città significa questo: il resto è fuffa, e nemmeno i Tmb sono capaci di trattarla".