Rifiuti Roma: l’Ama può assegnare la gara per il “talquale”
L’affidamento del servizio di carico, trasporto e trattamento in impianti di recupero energetico dei rifiuti di Roma
L'Ama potrà procedere con l'assegnazione della gara europea per l'affidamento del servizio di carico, trasporto e trattamento in impianti di recupero energetico del rifiuto urbano residuo prodotto nel territorio di Roma per un periodo di 4 anni, e che fino a oggi veniva trattato dai Tmb e dal tritovagliatrore del Colari di Manlio Cerroni. Lo ha stabilito la sezione II ter del Tar Lazio con un'ordinanza rispetto al ricorso presentato dal Consorzio Laziale Rifiuti inizialmente contro il bando (perché a loro dire violava i principi europei e nazionali di autosufficienza e prossimità nella gestione del ciclo dei rifiuti) e con motivi aggiunti contro l'esclusione dalla procedura di gara della sua candidatura.
Il collegio proprio per analizzare meglio i motivi aggiunti presentati dal Colari ha deciso di rinviare il tutto all'udienza del prossimo 8 ottobre ma nel frattempo ha sottolineato che "alcun ostacolo si frappone alla prosecuzione della procedura di gara da parte dell'Amministrazione procedente, che dunque potrà concluderla – si legge nell'ordinanza – Il giudizio avrà comunque sollecita e tempestiva trattazione essendo possibile il differimento della causa (tenendo conto della sospensione feriale) già alla prima udienza di ottobre, in termini tali da consentire di concentrare a detta data anche i motivi aggiunti da ultimo notificati nonché eventuali ulteriori doglianze che possano ancora scaturire dalla conclusione dell'incanto, e così assicurando la maggiore effettività e pienezza di tutela possibile". I giudici amministrativi hanno anche disposto che entro un mese Ama debba depositare tutti gli atti di gara.
Lo scorso 19 giugno la municipalizzata aveva comunicato l'apertura delle buste dei concorrenti alla gara, motivando l'esclusione di Colari col fatto che "mancavano alcuni documenti essenziali (come la polizza fideiussoria, il verbale di sopralluogo) richiesti dal bando pena l'esclusione, motivo per cui la commissione di gara ha dovuto escludere il consorzio dal prosieguo dell'iter di assegnazione". Oltre al Consorzio che fa capo a Manlio Cerroni al bando aveva partecipato un raggruppamento temporaneo di imprese formato da ENKI srl di Milano, in qualità di mandatario, MAG Gmbh con sede legale a Leutesdorf, consorzio CITE di Salerno e Sangalli srl con sede legale a Monza.