La ripresa degli allenamenti in Serie A come termometro del caos Stato-Regioni
Le squadre emiliane e il Napoli possono tornare ad allenarsi già dal 4 maggio su ordinanza dei governatori Bonaccini e De Luca. È il preambolo a un nuovo scontro con salute e uguaglianza fortemente a rischio
Continua lo stato di fibrillazione attorno alla ripresa o meno degli allenamenti per le squadre di Serie A. Con il DPCM del 26 aprile e lo stallo a oltranza tra FIGC e Governo, sembrava prefigurarsi un’attesa verso le misure che verranno regolamentate in prossimità del 18 maggio. Invece una settimana tribolata, con il caso (non confermato) del quarto tampone positivo di Paulo Dybala, la presa di posizione della Lega e l’ultimatum del 16 giugno lanciato dalla FIGC a Spadafora. Ma il weekend porta con sé ulteriori polemiche con i governatori regionali, protagonisti di questi giorni pre-fase 2 a colpi di ordinanze.
In Emilia-Romagna ripresa degli allenamenti per le 4 squadre di Serie A
Tra tutte le ordinanze che stanno regolamentando la riapertura in maniera diversa da regione a regione, arrivano decisioni che avranno ripercussioni sulla situazione sempre più ingarbugliata del campionato. Tra queste l’Emilia-Romagna, attualmente terza regione per numero di contagi (giornalieri e cumulativi). Con l’ordinanza del 30 aprile firmata dal presidente Stefano Bonaccini, ha consentito “l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali“. Via libera, almeno in linea teorica, per Bologna, Parma, Spal e Sassuolo.
Anche De Luca in Campania consente al Napoli di ripartire a Castel Volturno
Ancora più emblematica in questo senso la mossa della Regione Campania. Dopo le parole di apertura da parte del presidente De Luca, la nota diramata quest’oggi dall’Unità di Crisi consente al Napoli di poter riprendere gli allenamenti già dal 4 maggio. Tuttavia è attesa l’approvazione (celere) da parte del Governo:
“Per quanto riguarda il Napoli Calcio, è stato già trasmesso al Governo il parere favorevole della Regione allo svolgimento degli allenamenti purché vengano garantite pienamente tutte le esigenza di tutela sanitaria. Per correttezza di rapporti la Regione ha inteso inviare preventivamente al Governo questa valutazione, sollecitando ad horas la condivisione, per poter consentire la ripresa dell’attività già da lunedì“.
Mosse politiche regionali in aperta contrapposizione con le misure governative, così come quelle arrivate in queste ore sugli spostamenti e sulle riaperture nell’ambito della ristorazione. In attesa della risposta dell’esecutivo, il quadro continua ad essere ancora più nebuloso e pieno di contraddizioni. La posta in gioco riguarda salute e protocolli, ma anche la parità di trattamento tra le diverse squadre. Lo scontro tra Governo centrale e Regioni si gioca anche sui campi di allenamento.