Risistemazione dei Fori Imperiali di Roma, il progetto più importante di Gualtieri FOTO
Via dei Fori Imperiali non sarà più solo lo stradone che conosciamo ma “un insieme di spazi pubblici dialoganti con le aree circostanti della quotidianità cittadina e turistica “
“Oltre 196 milioni di euro per la risistemazione integrale del centro archeologico monumentale e restituire ai Fori Imperiali, con una parte dei fondi (39 mln), la loro originaria vocazione di piazze aperte e centrali nella vita cittadina, abbandonando la visione storica limitata al Novecento e focalizzata sullo stradone distaccato dal resto del paesaggio circostante.
Sarà possibile vedere questo connubio, di pianificazione e risorse, grazie al lavoro di coordinamento affidato dal sindaco Roberto Gualtieri a Walter Tocci, profondo conoscitore delle politiche urbane, e ai fondi del Piano di ripresa e resilienza con i poteri commissariali del Giubileo, in alcuni interventi, già entro il 2025. I diktat del Ministro Sangiuliano sull’intoccabilità della strada non compromettono il piano nel suo complesso, che andrà comunque avanti.
Si è in attesa dei materiali del concorso internazionale di progettazione che verrà pubblicato la prossima settimana, ma stando a quanto comunicato dal Campidoglio il 14 settembre il progetto è confermato e le limature richieste non hanno inciso in maniera sostanziale. In ogni caso il nostro invito era e resta quello di far lavorare liberamente gli architetti per raccogliere le idee e suggestioni migliori sul riassetto dell’area.
Iniziati nel 46 a.C. da Giulio Cesare per ampliare il Foro Romano, i Fori Imperiali e in particolare la via inaugurata da Mussolini sono stati oggetto di un dibattito scientifico durato oltre quarant’anni alimentato dallo studio sulla passeggiata-giardino e l’idea evocativa dell’architetto Leonardo Benevolo di ricostruzione della collina Velia, tra il Palatino e l’Oppio, spianata negli anni Trenta.
Ed era proprio da questa proposta che Roma attendeva un programma completo di sistemazione del centro monumentale. Per raccontare il lavoro fatto, siamo venuti sul posto in largo Corrado Ricci, luogo simbolo della nostra attenzione alla riqualificazione globale, oltreché di quella della torre medievale che vi si affaccia”. Così in una nota Giovanni Caudo, Presidente della Commissione speciale Pnrr di Roma Capitale e Capogruppo di Roma Futura in Campidoglio.
Via dei Fori Imperiali: non solo una strada
“Con il contributo di Tocci – spiega Caudo – la Capitale si apre al mondo e ai romani con la sua complessità storica densa di molteplici significati e scevra di ideologismi, ricuce le fratture provocate dagli smantellamenti per la realizzazione della strada e riconsegna i luoghi voluti da Cesare, Augusto, Vespasiano con il tempio della Pace, Domiziano, Nerva e Traiano all’umanità per una fruizione immersiva.
Via dei Fori Imperiali non sarà più solo un asse viario ma un insieme di spazi pubblici (il termine piazze non si può usare!) dialoganti con le aree circostanti della quotidianità cittadina e turistica grazie a due passerelle pedonali – quella di S. Urbano in corrispondenza del Carcere Mamertino e della scomparsa via Bonella per via Alessandrina – l’ampliamento del punto informativo per i visitatori di via del Tempio della Pace e la liberazione del Colosseo dal ruolo attuale di parziale rotatoria per il traffico tramite una nuova pavimentazione in sanpietrini e la riqualificazione della scarpata di via Nicola Salvi.
Passeggiata archeologica integrata
Alla base della progettazione, c’è il recupero della dimensione verticale con la fruizione di quattro livelli (sotterraneo attraverso le stazioni archeologiche della metro, archeologico con la riscoperta dei Fori come piazze vivibili, urbano grazie alla pedonalizzazione integrale dello spazio pubblico per il ristoro e le attività e, al culmine, quello delle terrazze per la congiunzione visiva tra i Fori e i Colli).
Via dei Fori Imperiali farà parte, insieme a via di San Teodoro, via dei Cerchi e via di San Gregorio, di una passeggiata archeologica integrata con percorsi ciclabili per arrivare all’Appia Antica e servizi archeobus o tram. Archeologia accessibile, percezione rinnovata, molteplicità verticale e integrazione urbana sono le quattro parole chiave per guardare al cuore di Roma nella sua interezza, non solo all’epoca della via dell’Impero”.
Progetto per il Centro Archeologico Monumentale di Roma Capitale in numeri
Ambito Fori Imperiali: oltre 39 milioni di euro, di cui più di 10,5 milioni per la pedonalizzazione e riqualificazione di via dei Fori Imperiali, 6,9 mln per il restauro e allestimento di Tor de’ Conti, 4,6 mln per lo scavo di congiungimento in via Alessandrina tra i Fori di Augusto, Traiano e Nerva, 1,1 mln per il collegamento trasversale di via Bonella e 2,7 per quello Campo Carleo-S. Urbano, 300 mila euro per il concorso internazionale di progettazione;
Parco Archeologico Colosseo: 19 milioni (i sotterranei della chiesa di S. Anastasia al Palatino, il Criptoportico, il Lapis Niger);
Palazzo Rivaldi: 30 milioni per l’apertura al pubblico e la riqualificazione del giardino e Belvedere Cederna;
Area di Caracalla: 11,4 milioni di euro;
Bocca della Verità: 7,3 milioni di euro;
Parco Archeologico del Celio: 24,2 milioni (di cui 10 milioni per il restauro dell’ex Antiquarium comunale);
Campidoglio: 21,3 milioni (in particolare per l’Insula Ara Coeli, la pavimentazione della piazza, i Grottoni del Campidoglio, il Teatro di Marcello);
Anello pedonale del Centro Archeologico Monumentale di Roma Capitale: 2,6 milioni (in particolare per la riqualificazione di via San Teodoro, via di Monte Tarpeo, via di San Pietro in Carcere, via dei Cerchi);
Itinerari pedonali: 4 milioni di euro (allestimento museale stazione metro di Piazza Vittorio-installazione Aula Gatti). (Com/Red/ Dire)