Rissa alla Camera dei Deputati: scontro tra Donno e Iezzi. I precedenti
La tensione è esplosa quando Donno ha lasciato il suo banco per avvicinarsi minacciosamente a Iezzi, che ha reagito immediatamente
Un altro episodio di tensione si è verificato alla Camera dei Deputati, culminando in una rissa tra il deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, e il leghista Igor Iezzi. L’incidente è avvenuto durante una discussione particolarmente accesa su un decreto legislativo, già fonte di numerosi dibattiti e divisioni tra le forze politiche.
Scontro fisico in Aula tra il M5s e la Lega
Secondo testimoni presenti in Aula, la situazione è rapidamente degenerata quando, dopo uno scambio di accuse verbali, Donno e Iezzi sono passati agli insulti personali. La tensione è esplosa quando Donno ha lasciato il suo banco per avvicinarsi minacciosamente a Iezzi, che ha reagito immediatamente. I due sono venuti alle mani prima che gli altri deputati potessero intervenire per separarli.
Un clima di nervosismo
L’incidente tra Donno e Iezzi non è un caso isolato ma si inserisce in un clima di nervosismo crescente all’interno del Parlamento. Gli scontri verbali e fisici non sono una novità in questo contesto e riflettono spesso la polarizzazione e la frustrazione politica presente tra i parlamentari.
Precedenti storici di risse in Parlamento
Gli scontri fisici nelle aule parlamentari sono un fenomeno noto in molte democrazie, e l’Italia non fa eccezione. Ecco alcuni casi eclatanti del passato:
- Rissa del 1997 tra Cirino Pomicino e Franco Evangelisti: Durante una discussione sui tagli alla spesa pubblica, i due deputati si affrontarono fisicamente, generando scalpore mediatico e suscitando preoccupazioni riguardo al livello di civiltà nel dibattito politico.
- Scontro nel 2010 tra Barbato e La Russa: In un infuocato dibattito sulla giustizia, il deputato dell’Italia dei Valori, Francesco Barbato, e il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si affrontarono duramente. Barbato accusò La Russa di averlo minacciato, dando inizio a un alterco fisico che richiese l’intervento dei commessi.
- Confronto del 2013 tra Di Battista e Gasparri: Alessandro Di Battista del M5s e Maurizio Gasparri di Forza Italia si affrontarono durante una discussione sulla legge elettorale. Anche in questo caso, insulti e provocazioni portarono a una rissa che fu fermata solo grazie all’intervento dei colleghi.
Perché accadono le risse in Parlamento?
Gli episodi di violenza fisica in Parlamento sono spesso il risultato di una combinazione di fattori:
- Alta polarizzazione politica: Quando le posizioni politiche sono estremamente polarizzate, il dibattito può facilmente degenerare in scontri personali.
- Stress e frustrazione: Il lavoro parlamentare è caratterizzato da un alto livello di stress e pressione. In contesti di crisi o durante discussioni particolarmente sensibili, la frustrazione può portare a comportamenti aggressivi.
- Manovre politiche: In alcuni casi, gli scontri fisici possono essere utilizzati come strumenti di manovra politica per guadagnare visibilità o per mettere in difficoltà l’opposizione.
- Influenza dei media: La copertura mediatica degli scontri parlamentari può incentivare comportamenti estremi, poiché i deputati sanno che le loro azioni saranno amplificate dai media.
La rissa tra Donno e Iezzi alla Camera dei Deputati rappresenta un episodio non inedito nel panorama politico italiano e riflette una tensione crescente e un clima di confronto acceso che, se non gestito adeguatamente, rischia di minare la credibilità delle istituzioni democratiche.