Prima pagina » Interviste » Ristoranti con stelle Michelin offrono pranzo e cena. Possibile? Sì

Ristoranti con stelle Michelin offrono pranzo e cena. Possibile? Sì

Piatti gustosi e menu prelibati: Luca Vissani ci spiega chi e che cosa si può mangiare gratis in un ristorante stellato

Un colla

Mangiare gratis in alcuni ristoranti con stelle Michelin. E’ il desiderio di molti, soprattutto in tempi in cui la fa da padrone l’immagine, l’estetica. Ma soprattutto, la tendenza alla ricerca del gusto più esclusivo, più sofisticato.

Un desiderio realizzabile?

Si fa sempre a gara per cercare di accaparrarsi un posto in prima fila, nei posti più eleganti e raffinati. Location esclusive, scorci mozzafiato e soprattutto perle di rara qualità gustativa, che garantiscono esperienze sensoriali stimate e assai richieste. Soprattutto in questo periodo, nel quale il sedersi in un luogo di un certo tipo, assicura un engagement socioculturale decisamente importante.

Sarà per la voglia di contraddistinguersi, sarà per la necessità di assicurarsi orizzonti esperienziali sempre più selettivi e privilegiati che i ristoranti stellati sono una realtà in costante crescita in questa età contemporanea.

Un desiderio di molti però, stando ad alcuni piccoli sondaggi, sarebbe quello di gustare determinate pietanze e particolari pregiati piatti a prezzi irrisori. Anzi, a dirla tutta, il desiderio più grande a detta dei clienti sarebbe quello di consumare il pasto in maniera totalmente gratuita.

Ma si sa, i desideri appartengono al mondo dei sogni e questi in effetti sono da attribuirsi per lo più ai bambini. Un paragone che può sembrare troppo letterario o fantasioso. Sta di fatto che proprio i più piccoli sono quelli che possono mangiare gratis nei ristoranti stellati.

Avete capito bene: il vostro bambino potrebbe vivere l’esperienza di un menu gourmet in maniera totalmente gratuita. Tra lusso, maitre di alta classe e conoscenza e ogni esclusiva particolarità.

E’ sempre una buona idea?

Ci si chiede intanto se portare i piccoli in occasione di pranzi o cene consumati in ristoranti stellati sia o meno una buona idea. Per molti, è importante intanto comprendere il reale desiderio del giovanissimo probabile cliente, di recarsi in strutture del genere. Poi il dubbio verte sulla possibilità che il piccolo sia sufficientemente educato da garantire un comportamento adeguato al luogo e ai clienti dello stesso.

Senza dimenticare il fatto che nei ristoranti gourmet è necessario individuare un menu adatto ai gusti semplici dei bambini, senza rinunciare al gusto, mantenendo così sempre vivo il desiderio in tavola, anche per un giovanissimo palato.

ristoranti aperti sera

Gratis al ristorante stellato

E’ però un dato accertato: almeno sino ad una certa età e almeno in alcune strutture, le pietanze ordinate per essere consumate dai bamnbini non vengono considerate nel conto finale.

E non perché vige la legge del “tanto lui non mangia nulla”.  Ma per una forma di cortesia, in molti casi una vera e propria prassi, messa in atto dalla struttura. E’ una vera e propria regola di benvenuto, soprattutto se la presenza del piccolo è notificata al momento della prenotazione. Con tanto di menu e possibilità di scelta.

Ne abbiamo parlato con Luca Vissani, di Casa Vissani che ci ha spiegato nel dettaglio come funziona questa possibilità.

“La scelta parte dal tentativo di mantenere in vita l’alta ristorazione” – ci dice Luca Vissani  – “Se vogliamo che essa sopravviva dobbiamo investire sul futuro. E quindi invece di chiudere ai ragazzi bisogna aprire. Se non c’è nessuno in grado di educare i giovani a questa tipologia di gusto, come faranno mai a capire? Rimarranno sempre indietro. L’importante è l’educazione a una materia prima di qualità. Bisogna investire sul Made in Italy. Questo non serve solo ai bambini. Serve anche ai genitori perché magari, mentre sono al supermarket a fare la spesa, comprano anche prodotti di altro tipo. Bisogna individuare più prospettive”.

Fino a quale età i bambini non pagano?

“I bambini non pagano sino all’età di 9 anni. Un’opportunità che non destiniamo chiaramente nei periodi legati alle festività“.

Ma come si fa ad avere la sicurezza che il piatto venga in effetti ordinato per il bambino e consumato dallo stesso?

“Questi piatti in effetti spesso li mangiano i genitori. Lo mettiamo in considerazione”.

E in cosa consiste il menu?

“Prevediamo un menu tutto sommato semplice. Si può scegliere tra due pietanze salate e un dolce. Per esempio, culatta con melone o un’insalatina di gamberi e arancia. Uno strapazzo con zucchine e mentuccia, o uno spaghettone all’acqua minerale mantecato con burro dell’Himalaya rosa e Parmigiano Reggiano vacca rossa. Tutto questo lo mettiamo a disposizione gratuitamente per i più piccoli. Altro, se ordinato, è da considerarsi a pagamento. E’ chiaro che mettiamo a disposizione anche la classica pasta in bianco o la pennetta al pomodoro. Abbiamo però anche un riso carnaroli con ragù di mare con sogliola gamberi bianchi merluzzo e capesante o una lasagnetta con filetti di pomodoro san marzano e crema di bufala. Per secondo proponiamo anche una scottona con olio extravergine d’oliva con purea di patate all’arancia, del merluzzo all’acqua pazza o una cotoletta alla milanese con patate chips. Per il dolce invece si procede con un tuffo nel cioccolato. E’ possibile scegliere un tortino al gelato, dell’ aspra/dolce fragolina, fragole con limone e una sorta di spremuta di giochi dolci. Un po’ nel ricordo di ciò che facevano le nostre nonne quando eravamo piccoli”

E relativamente alla possibilità che i più piccoli possano recare disturbo o peggio ancora danni a location o a ornamenti, come vi comportate?

“Questo è un tema che necessita la collaborazione da parte di tutti, a partire dai genitori. Abbiamo già preparato un nuovo regolamento sul quale sarà esplicitato che i bambini particolarmente vivaci, che corrono o disturbano gli altri, dovranno essere necessariamente controllati dai genitori. I giovani sono il futuro, sono sempre accolti a braccia aperte. Ma i genitori facciano i genitori”.