Rita Dalla Chiesa: Consumo 12 euro di elettricità e ne pago 68, è una vergogna!
La giornalista e conduttrice tv si lamenta della bolletta ricevuta dall’Enel, scatenando un’aspra polemica sui Social sul caro bollette
Le bollette di luce e gas rappresentano un costo sempre più gravoso per i bilanci delle famiglie italiane. Un fardello che colpisce i comuni nuclei familiari ma non solo. Alcuni mesi fa, la giornalista e conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa, pubblica un post su Twitter in cui racconta di aver ricevuto una bolletta della luce emessa dall'Enel troppo elevata per il consumo corrispondente. "Vergognatevi, qualcuno ci salvi dall'Enel che per un consumo di 12 euro a bimestre emette bollette per 68,17 euro? Che ci fate nei talk show televisivi?".
La Dalla Chiesa allega al testo la foto della bolletta in questione, evidenziando le voci dei costi extra molto superiori ai costi dell'energia. Il post ha suscitato nei Social un fiume di reazioni, molti commenti solidali con la conduttrice, utenti rincuorati dal detto "mal comune mezzo gaudio", ma anche chi difende la Multinazionale dell' energia: "non è colpa dell'Enel se è costretta a pagare l'accise, solo i governanti possono fare qualcosa", tanti gli interventi su Twitter a sostegno della figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa: "la voce oneri di sistema è per me il più grande ladrocinio legalizzato che si potesse accordare", e ancora: "il Governo permette questi furti e non fa niente per i cittadini derubati, ci stanno facendo pagare in bolletta le perdite dei mancati pagamenti".
Il pagamento delle bollette è un tema che tocca particolarmente i consumatori italiani, e lo si nota dalla partecipazione alla discussione innescata dal post iniziale: "Io non ho Enel ma la minestra è praticamente la stessa", scrive un follower; "io su 27 euro di consumo pago 85 euro di bolletta", e "io su 87 euro di consumo sono arrivato a pagare 250 euro".
Forse, dovremmo convenire con l'ultimo tweet raccolto: "Finché saremo un popolo gregge questo ci meritiamo. Non siamo capaci a non farci sfruttare. Ha ragione la signora Rita, è una vergogna, più vergogna a chi lo permette".
L'indignazione di Rita Dalla Chiesa per i costi extra ha avuto il pregio di puntare i riflettori sulla questione, e ha provocato la risposta di Enel. Una risposta criptica ed elusiva che non chiarisce il punto della polemica.
"Servizio Elettrico Nazionale ( ex Enel servizio elettrico ) precisa che i prezzi dell'energia elettrica includono anche le cosiddette quote fisse, ossia le quote che non dipendono dai consumi e che vengono applicate da tutte le società di vendita in base ai valori fissati dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).
Tali quote coprono i costi fissi del sistema che vengono ripartiti sui clienti. In particolare, fanno riferimento ai c.d. oneri di sistema (destinati ad esempio all'incentivazione delle fonti rinnovabili, al finanziamento del bonus sociale, ecc.) e agli oneri che gli operatori devono sostenere indipendentemente dal consumo del cliente, quali quelli per la gestione della rete di trasporto, del contatore e delle attività commerciali.
Per gli oneri generali di sistema e per i costi del trasporto, a partire dal 2016 è stato stabilito da parte dell'ARERA, nell'ambito di una riforma delle tariffe prevista dalla legge, un riequilibrio del contributo pagato dalle diverse categorie di clienti che ha comportato per le forniture dei clienti domestici non residenti (le cosiddette seconde case) un aumento delle sopramenzionate quote fisse".