Ritrovati al Circo Massimo i resti di un arco dedicato a Tito
“I resti del grande arco realizzato per l’Imperatore Tito. Straordinario ritrovamento @Sovrintendenza al #CircoMassimo”
“I resti del grande arco realizzato per l’Imperatore Tito. Straordinario ritrovamento @Sovrintendenza al #CircoMassimo”. Così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli annuncia su Twitter il ritrovamento, da parte degli archeologi della Sovrintendenza capitolina, dell’arco realizzato in onore dell’Imperatore Tito al Circo Massimo.
“Durante i lavori di scavo, restauro e valorizzazione dell'emiciclo del Circo sono stati ritrovati alcuni grandi frammenti architettonici in marmo lunense pertinenti alla zona dell'attico e alla trabeazione dell'Arco”, fanno sapere l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza. “Le indagini, ancora in corso, sono risultate molto complesse poiché lo scavo è realizzato al di sotto della falda di acqua che ricopre gran parte delle strutture archeologiche. È stato riscoperto il pavimento antico in lastre di travertino e sono stati messi in luce tre plinti frontali e parte del plinto della quarta colonna. Il potente strato di riporto che copriva parte delle strutture antiche ha permesso anche la conservazione di alcune strutture murarie tardoantiche o altomedievali di particolare importanza, attualmente in fase di studio”.
Tra pochi giorni, però, l’area del ritrovamento sarà reinterrata, in attesa – si legge ancora nella nota – “delle nuove risorse necessarie per l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua, per la ricostruzione con la tecnica dell’anastilosi dell’arco, nonché per evitare rischi di danneggiamento”.
Attualmente, in collaborazione con il Dipartimento Architettura dell'Università di Roma Tre, è in atto la ricostruzione virtuale del monumento, dedicato a Tito “nell’anno della sua morte, nell’81, per celebrare la sua vittoria sui Giudei e la distruzione di Gerusalemme”, spiegano ancora Assessorato e Sovrintendenza. “L’arco assumeva un ruolo particolarmente importante nel corso delle processioni trionfali che celebravano le vittorie dei generali o degli imperatori”.
“Alla fine dell’VIII secolo l’arco doveva essere ancora in piedi, poiché l'Anonimo di Einsiedeln trascrisse l'iscrizione posta sull'attico. Successivamente, nel corso del XII secolo, il fornice centrale viene occupato, a un livello più alto, dal canale dell'Acqua Mariana, un acquedotto medievale fatto costruire da Callisto II nel 1122, e poco oltre si costruisce la torre cosiddetta ‘della Moletta’ ”.