Rivoluzione del merito per la sanità del Lazio
Ora le nomine non più dalla politica ma i dirigenti saranno selezionati da Agenas
La Regione Lazio introduce nuove norme per la nomina dei direttori generali di Asl, aziende ospedaliere e istituti di ricovero, con lo scopo di eliminare l'influenza della politica nelle scelte.
Per il presidente, Nicola Zingaretti si tratta di "Una rivoluzione del merito e del valore delle persone".
A valutare le domande di candidatura, che potranno essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta ufficiale, sarà una terna di esperti nominata dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La Regione avrebbe diritto di nominare due suoi rappresentati in questa commissione, ma ha rinunciato ad esercitare questo potere.
Prima, per essere inseriti nell'elenco dei candidati, per chi proveniva dal pubblico bastava essere stato direttore di unità operativa semplice, ora solo di unità operativa complessa. Mentre prima per chi proveniva dal privato era sufficiente aver avuto la direzione di una qualunque azienda a prescindere dagli addetti e dalla forma giuridica (anche aziende individuali), ora solo se amministratore unico, amministratore delegato, o presidente di un cda di spa.
Ancora una novità sulla trasparenza: prima le domande erano in formato cartaceo con i curricula non pubblicati on line, ora la procedura sarà interamente informatizzata.
"Apriamo una stagione nuova e rivoluzionaria – ha spiegato Zingaretti – andremo avanti con i provvedimenti ma intanto mettiamo una pietra miliare per la costruzione di nuova classe dirigente della sanità del Lazio basata sulla qualità. Selezionare le persone giuste è il primo passo per nuovo modello e per restituire fiducia a cittadini".