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Rizzo: “Draghi-Landini? Per capire si guardi cosa fece Raul Castro con la mano di Obama”

Il segretario nazionale del PC è intervenuto su diversi temi dell’attualità italiana, dichiarando inoltre il suo dissenso verso il Green Pass

Marco Rizzo

Marco Rizzo

Il segretario nazionale del Partito Comunista, Marco Rizzo, ha espresso il suo punto di vista e degli interessanti spunti di riflessioni sull’intero panorama politico italiano. Dalle recenti elezioni amministrative, fino al Governo Draghi.

Voto amministrativo

“Il forte astensionismo – commenta Rizzo – è il dato più significativo. Se poi andiamo a vedere anche l’articolazione del voto per ceto sociale vediamo che le periferie hanno i seggi deserti e quindi il tema è che la politica non viene più percepita dal popolo come strumento né di partecipazione né di rappresentanza. Se poi guardiamo alla Capitale con il successo, tra virgolette, del PD, il candidato Gualtieri è stato eletto da meno di un romano su quattro. È chiaro che c’è un problema enorme che è collegato ad un fatto epocale non solo italiano: la finanza oggi nel primo secolo del terzo millennio governa la politica, mette sotto la politica al punto tale che in Italia abbiamo un banchiere a fare il Presidente del Consiglio, non è un caso.

L’esperienza di Draghi ci dice che alla politica viene riservato uno spazio totalmente ininfluente dove si può litigare e si può fare quello che si vuole. Intanto il Governo governa e questa cosa viene anche fatta percepire e assimilare a larghe fasce popolari. Poi in realtà di fatto la politica istituzionale è fatta da un partito unico liberista con varie sfaccettature dove puoi stare anche all’opposizione, e penso alla Meloni con la sua astensione al decreto mille proroghe, dicendo che si astenevano per la grande stima a Draghi. Il problema è di rapporti di forza. Il Movimento 5 Stelle è un esperimento purtroppo riuscito male ma molte delle motivazioni iniziali erano forti, giuste anche se sono state, non dico disattese, ma tradite. E questo ha provocato la totale scomparsa di fatto dalla scena politica, oggi stiamo parlando di eleggere il Presidente della Repubblica con la compagine dei 5 Stelle che ha ancora una maggioranza forte in Parlamento e non ci sono”.

“La politica di Draghi materialistica? Rispondo così…”

In merito alla politica e all’azione del Governo Draghi che agisce e si fonda sulla profonda conoscenza del Premier dei mercati e della politica economica, Rizzo risponde: “Diciamo che Draghi ha ben capito la lezione di Marx rispetto a struttura e sovrastruttura. In un certo senso Draghi fa la lotta di classe ma fa la lotta per le classi abbienti che oggi non sono più un coacervo sociale fatto dal capitale dalla grande finanza dal ceto medio imborghesito. Oggi parliamo di elites economico-finanziarie che sono più potenti degli Stati e parliamo di un ceto medio che in Italia ha costituito l’asse portante della storia della seconda parte del secolo scorso, il quale oggi viene depauperato se non proletarizzato in tempi brevissimi. Oggi vediamo una precipitazione di questo ceto medio che addirittura scavalca in basso il lavoro dipendente, poiché essendo privo di tutele arriva ad essere in una condizione di sottoproletariato.

C’è una necessità anche strategica da parte delle forze del lavoro di unire il lavoro dipendente pubblico e privato, con quelle del lavoro indipendente. Artigiani, commercianti e piccoli imprenditori in un unico blocco sociale, così si arriverebbe a raccogliere l’80% della popolazione italiana. Un blocco sociale enorme quindi che è difficile da mettere insieme perché all’interno ci sono i sindacati concertativi che operano con diretta sottomissione complicità con il Governo di Draghi. L’immagine che rende quello che sto dicendo è la mano sulla spalla di Draghi sulle scale della sede CGIL a Landini. C’è un’immagine plastica che rende quello che sto dicendo che consiglio a tutti i lettori di andare a vedere. Quando nel 2013 Barack Obama, presidente USA, incontra Raul Castro, si vede la mano di Obama che si staglia sulla spalla di Raul, che rapidissimo gliela solleva prima che la tocchi e la alza come segno di vittoria ma di fatto la evita perché Castro non si fa mettere la mano sulla spala dal Presidente americano”.

Governo Draghi

Sul Governo Draghi e in particolare sugli incentivi per 40 milioni, come eco bonus per l’acquisto di auto usate dichiara: “È chiaro che tra le righe ci possono essere anche delle briciole per le classi meno abbienti, ma rappresentano un decimo della missione italiana in Iraq. Sui provvedimenti importanti, penso all’aumento degli estimi catastali, di per sé è un combinato disposto che tra qualche tempo ci verrà dall’UE come indicazione di tassare la prima casa. Dato che in Italia l’80% degli italiani sono proprietari della prima casa mentre invece negli altri paesi si arriva a stento al 30/40%, questa viene considerata dall’UE una anomalia da chiudere. È chiaro che con gli estimi catastali che aumentano il valore delle case fino al 180%, vuol dire che hai triplicato i costi dell’IMU sulla prima casa, come dire pagare un affitto in tasse. A quel punto accadrà che i prezzi delle case crolleranno e nel momento in cui crollano arrivano multinazionali del settore immobiliare che comprano. Quindi in breve tempo si arriva a quella percentuale di proprietari come negli altri paese europei, con la differenza che gli italiani hanno investito sulla casa. Questa è una roba che vale centinaia di miliardi di euro”.

No Green Pass

In merito al Green Pass, Rizzo rivela: “Fortemente No Pass. La scienza è indubbiamente un dato del progresso che sta dentro la storia del marxismo, ma il fatto di non vedere la curvatura della scienza da parte del profitto e del sistema mi sembra una cosa illogica. Ma qui non stiamo parlando di vaccini stiamo parlando di una misura quella del green pass che serve per entrare a lavoro il che porta ad una discriminazione tra i lavoratori. È una misura che non esiste in nessuna parte del mondo. Questo avviene in Italia perché l’Italia spesso viene usata come strumento di sperimentazione. Noi riteniamo che questo sia un grimaldello per operare anche un controllo sociale e un esperimento sociale: se passa questo può passare poi qualunque roba. È discriminatorio rispetto a quelli che non vivono una condizione di pericolo perché la condizione di pericolo i lavoratori italiani ce l’hanno quando vanno nei mezzi di trasporto”.

No Europa

Il partito comunista – dichiara Rizzo – è patriota, che è una cosa diversa dal sovranismo di cartone di Trump, e anche di Salvini e Meloni, nel senso che siamo convinti che una sovranità popolare debba essere esercitata in primo luogo sui temi della grande economia e sui temi della politica estera e della politica di difesa. Noi abbiamo speso 9 miliardi di euro per l’Afghanistan e dopo 20 anni sono morti 55 soldati italiani cerano i talebani e come in un perverso gioco dell’oca siamo di nuovo al punto di partenza. Non c’è stata alcuna autocritica da parte di nessuno, da parte dei governi di centro sinistra di centro destra che hanno rifinanziato la missione e in ultimo anche dei 5 Stelle che avevano la Ministra Trenta e quindi non è stato fatto più nulla. A me ha impressionato molto una testimonianza di una donna delle forze speciali dell’esercito Afgano, quando le è stato chiesto ‘ma perché non combattete?’ Questa ha risposto, ‘per questo governo fatto solo di corrotti non vogliamo perdere la vita’. Vuol dire che le classi dirigenti che sono state impiantate da questi cosiddetti processi democratici voluti dall’occidente non sono affidabili ma farlocche, infatti il presidente Afgano è stato il primo a scappare. Quindi no alla NATO in quanto diciamo no alle spese inutili che potrebbero essere usate in un’altra vicenda italiana dai trasporti alla sanità alla scuola; e no all’UE perché questa Europa è matrigna nei confronti dell’Italia e del popolo italiano. Lo possiamo vedere anche nelle piccole cose quando la comunità europea consente, penso all’agricoltura, di fare delle cose incredibili dagli olii deodoranti al Prosec”.

Sindacato

Il segretario nazionale del PC, si esprime così sul tema sindacati: “Il sindacato ha perso la sua ragion d’essere poiché non rappresenta più i lavoratori, rappresenta i sindacalisti. C’è un elemento di autoconservazione dell’apparato che si manifesta ogni tanto con qualche manifestazione e con qualche levata di scudi. Nella sostanza la forza del sindacato non è più quella di rappresentare i lavoratori di portarli al conflitto sociale me è la struttura che preserva sé stessa. E lo abbiamo visto poi nelle lotte fondamentali in cui questo sindacato ha consentito il massacro sulle pensioni, la disarticolazione dei diritti sul lavoro con l’art. 18 ed il Job Act, non han fatto nulla, potevano fermare il paese. Questo antifascismo è da distinguere dal vero antifascismo. Questo del sindacato è un antifascismo da passerella da campagna elettorale e un antifascismo portato avanti da giornali come Repubblica che ha avuto un ruolo enorme per la normalizzazione del Paese e del conflitto sociale. La Repubblica lancia l’anti fascismo durante la campagna elettorale a favore di Casapound perché pensa che possa prendere e drenare voti dalla Lega. Dal giorno dell’assalto alla CGIL cosa è successo… che il Governo è diventato più forte e i sindacati moribondi hanno ripreso fiato e si è innestata una criminalizzazione che abbiamo visto poi negli episodi di Trieste di qualunque movimento sociale o politico che si opponga a questo sistema, anche pacificamente. E tutti questi obiettivi sono stati raggiunti con un’unica operazione: quell’ora e mezza che ha consentito a quel drappello di fascisti e neo fascisti, conosciuti e straconosciuti. Credo che sia stata una cosa che come minimo gliela hanno lasciata fare”.

Alitalia

Infine, sulla vicenda Alitalia, Rizzo commenta: “Alitalia è un piano, 30 anni fa hanno deciso, l’UE, che il nostro Paese non doveva più avere una compagnia aerea. Tutto questo ha portato Alitalia al disastro ma oggi vorrei capire se a Lufthansa e ad AirFrance sarebbe stato consentito un attacco come ha avuto Alitalia perché alla fine ne resteranno solo due e poi resteranno le multinazionale che curano le lowcost. Alitalia è una cosa che appare che si vede, si pensi per esempio a tutti i viaggi dei Papi italiani, quindi i disastri dei Governi e quelli voluti anche dall’UE si devono in qualche modo coprire e quindi è chiaro che noi pagheremo la cassa integrazione a questi lavoratori che potrebbero far volare 250 aerei e invece ne faranno volare solo 50 perché nel frattempo abbiamo venduto anche il marchio. Il programma mille miglia per fare un esempio prevede milioni di clienti e noi abbiamo venduto tutto”.

Sabato 30 ottobre, il Partito Comunista di Marco Rizzo sarà a Roma in piazza San Giovanni nel pomeriggio, a manifestare i tanti no a Draghi, al G20, alla Nato e al Green Pass.

Sandro Gugliotta

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