Rock contro l’UE
Tra studenti e giovani lavoratori, si sono esibite band della scena rock alternativa romana
Nella giornata del Primo Maggio, oltre all’ormai noto e invariato concerto a San Giovanni, l’Ass. Sempre Domani Roma ha organizzato un concerto dal tema sicuramente attuale ‘Rock contro l’U.E.’. In un centro sportivo sull’Appia, alla presenza di circa di un centinaio di persone, tra studenti e giovani lavoratori, si sono esibite band della scena rock alternativa romana come i Fearless, i Drittarcore ed i Blind Justice, in una versione duo-acustico decisamente apprezzata.
“In una giornata in cui si dovrebbero ricordare i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori, vista la situazione attuale, cosa c’è da festeggiare?” – esordisce Emilio, uno degli organizzatori, nell’introdurre il concerto. I dati Istat dei primi mesi del 2014 parlano di un tasso di disoccupazione al 13 %, con 678mila giovani in cerca di occupazione, uno scenario sicuramente poco rassicurante; ci si chiede, quindi, cosa spinga migliaia di giovani a ritrovarsi in piazza per solennizzare un qualcosa che non c’è.
" 'Rock contro l’U.E.' è un significativo messaggio di distacco da questa Europa schiava della forte finanza internazionale che ci opprime e non permette la piena realizzazione della persona, attraverso, appunto, il lavoro – continua Emilio – Il dover rientrare in stabiliti dettami ha portato a questo: migliaia di imprenditori costretti a chiudere le proprie aziende, di cui alcuni indotti al suicidio, giovani in cerca di lavoro ed altri ridotti ad accettare sterili contratti a progetto, con l’utopica firma di un contratto a tempo indeterminato. E proprio i sindacati, organizzatori del concerto a San Giovanni, sono le armi bianche degli architetti di questa Europa in cui noi non ci riconosciamo ed anzi reclamiamo giustificazioni per la crisi occupazionale in corso in questi anni di ‘Comunità’ od ‘Unione’ che dir si voglia".
Il concerto serale è stata l’adeguata conclusione di una giornata aggregativa che ha invitato le numerose persone ad attività sportive con il barbecue immancabile in queste occasioni. “Abbiamo voluto ripristinare quel senso di aggregazione comunitario che in questi tempi così frenetici e distaccati è quasi impossibile provare – afferma Enrico, tra i promotori della giornata – Il senso di frustrazione che, imperante, incombe sulle persone è dettato, a nostro avviso, dalla mancanza di una solida Nazione, indebolita proprio di quella componente su cui dovrebbe edificarsi: il lavoro appunto”.