Roma 0-1 Samp, la Samp fa bottino pieno e per la Roma si apre la crisi
E intanto, tra gli spalti, circolano i dollari falsi con la faccia del presidente Pallotta
A distanza di soli quattro giorni Roma e Sampdoria si ritrovano l'un contro l'altro armati come fosse una partita di ritorno di Coppa, e non due di campionato. I giallorossi perdono il fuoriclasse Schick per un serio problema muscolare in allenamento che lo terrà fuori per un paio di settimane almeno. Dzeko, sempre con un piede sull'aereo per Londra, a questo punto non può più abbandonare la Roma, complice anche sua moglie che vuole restare e arredare la casa appena comprata. La capiamo, Roma ė bella, non ostante tutto, e speriamo. Quindi la Roma col suo 4-3-3 schiera la difesa con Alisson, Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Kolarov, al centro Pellegrini, Strootman, Nainggolan e davanti Ünder, Dzeko, El Shaarawy.
Pronti via e la Samp sembra la Roma, fa la partita, pressa alta e smentisce la sua scarsa qualità mostrata fino ad ora in trasferta, e mentre passano i minuti aumentano le occasioni per i blucerchiati che ci provano con Zapata e Caprari, mentre la Roma sonnecchia per almeno mezz’ora, facendo fare ottima figura ai doriani e al bravissimo Alisson.
Ma ė dopo il 32’ che la Roma sembra svegliarsi dal torpore e inizia a giocare con più vivacità, complice forse un po’ di affanno degli avversari che avevano corso fino a quel momento come forsennati. Quindi al 39', per un fallo di mano in area di Silvestre della Sampdoria, l'arbitro Banti assegna senza indugio un calcio di rigore, che però il buon Florenzi, rigorista di seconda battuta, sbaglia, calciandolo troppo centrale anche se forte. Viviano para con la mano sinistra seduto a terra. A quel punto la Roma attacca con l'organico al completo, ma l'arbitro fischia la fine del primo tempo senza recupero. Peccato davvero.
Il secondo tempo vede la Roma più aggressiva e arrembante e al 4' Viviano para con la faccia una botta ravvicinata di Under che impatta bene il pallone diretto in porta. Ora sfortunati i giallorossi che insistono in attacco con Pellegrini e El Shaarawy ma Viviano fa il fenomeno. C’è solo la Roma adesso, che manovra brillantemente e arriva con facilità al tiro. Al 24’ entra Defrel per Pellegrini, al 26' Perotti per Ünder e al 32’ Antonucci per El Shaarawy che si arrabbia. Di Francesco vuole e deve vincere questa gara, sa bene che non può perdere il treno della Champions, e 3 punti in 5 partite pesano come macigni sul groppone.
Ma invece è la Samp che passa al 34’ con una testata di Zapata e per la Roma sprecona stavolta è davvero buio pesto. Prova in tutti i modi a riagguantare il risultato ma inutilmente. I Doriani fanno bottino pieno e si riaccende fortemente il processo a questa squadra che era partita per vincere il campionato (ricordate Monchi che ci dava appuntamento al Circo Massimo?) ma non fa risultati da dicembre e che sembra essere precipitata in una crisi nera che la metà basterebbe. Abbiamo parlato anche della sfortuna che spesso ha caratterizzato le ultime partite della Roma, però, pensando solo alle plusvalenze, non si va in paradiso. E intanto, tra gli spalti, circolano i dollari falsi con la faccia del presidente Pallotta.