Roma, 14enne ucciso: preso un secondo uomo scappato a Treviso
L’uomo, un 29enne romano con precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio, armi e droga era scappato a Treviso ospite di una zia
Per l’omicidio del giovane Alexandru Ivan, ucciso a 14 anni nel parcheggio della metro di Pantano alla periferia Est di Roma, è stato fermato un altro uomo.
Un secondo fermato che aveva fatto perdere le proprie tracce subito dopo la morte del giovane e che aveva trovato rifugio a casa di un famigliare a Trento. L’uomo pare abbia anche precedenti per reati contro il patrimonio, armi e droga.
La lite e l’assurdo omicidio
La sera dell’omicidio, la vittima si trovava insieme al compagno della madre all’interno di un bar in via Casilina. Durante la serata, sarebbe scoppiata una lite tra il 29enne di origine romana, rintracciato a Treviso, e un giovane originario dell’est Europa. Dopo essersi allontanato dal bar insieme al ragazzino, il patrigno di Alexandru ha avuto diversi contatti telefonici con un 24enne, il primo fermato per la morte del giovane.
La trappola
Lo zio di Alexandru afferma che siano stati diversi i colpi sparati: «E’ stata una trappola. Sono passati con la macchina e hanno sparato all’impazzata. L’obiettivo era spaventare, era un avvertimento». Dalle ricostruzioni sembrerebbe che i due gruppi si siano prima incontrati in un bar in zona Borghesiana, alla periferia della Capitale, e poi si sarebbero incontrati nuovamente nel piazzale della metro Pantano, dove è avvenuta la tragedia.
Alexandru era insieme al compagno di sua madre e con altre tre, forse quattro persone. Il litigio, schiaffi spintoni e poi il tragico epilogo. Probabile che i colpi dovessero essere di avvertimento, partiti da un’auto che si è subito allontanata dal piazzale.