Roma, 20enne perse la vita a causa di una buca: rischiano 5 indagati
Dipendenti del Comune di Roma all’epoca dei fatti e un imprenditore, rischiano di finire sotto processo per l’accusa di omicidio colposo
Cinque persone, tra dirigenti del Comune di Roma all'epoca dei fatti e imprenditori, rischiano di finire sotto processo per l'accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di un giovane di 20 anni che nel 2012, a causa di una buca sul manto stradale, sbandò con il motorino andando sbattere contro una colonna di marmo. Lo rende noto l'agenzia Ansa. Il pm Francesca Passaniti ha notificato agli indagati l'atto di chiusura delle indagini che di solito precede la richiesta di rinvio a giudizio.
Si tratta dell'allora dirigente dello Sviluppo Infrastrutture e manutenzione Urbana del Campidoglio, Maurizio Viola e i dipendenti dello stesso dipartimento: Stefano Serafini e Savino Senisi. Rischiano di finire sotto processo anche l'allora presidente del Consorzio Stabile Roma Scarl, Giuseppe Mapei che all'epoca gestiva la manutenzione del manto stradale e il direttore tecnico del cantiere, l'ingegner Carlo Giorgi, riporta una nota dell'Ansa. (Foto di repertorio)