Roma, “21 Luglio”: Dopo Torre Maura si rischia caccia allo zingaro
“A Roma ci sono 6mila rom, un numero basso e facilmente assorbibile, ma tutto viene strumentalizzato e diventa circo mediatico”
Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, è intervenuto ai microfoni de ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Salvini e Di Maio annunciano la chiusura di tutti i campi rom entro fine legislatura. “Purtroppo c’è un’ignoranza che regna sovrana- ha affermato Stasolla- Superare i campi rom significa riconvertire i soldi per i campi in progetti d’inclusione, nessun ricollocamento come dice Di Maio, nessuna espulsione e nessuna ruspa come dice Salvini.
I fondi europei ci sono, ma a Roma al posto di superare i campi sta organizzando costosissimi rimpatri assistiti e trasferimento in centri di raccolta come quello di Torre Maura. I centri di raccolta non sono altro che campi rom in muratura, quindi la Raggi sta proseguendo sul solco della ghettizzazione voluto dall’ex sindaco Gianni Alemanno.
Questi centri costano 2500 euro al mese a famiglia, i soldi non vanno ai rom ma a cooperativa. Sarebbe interessante scoprire quale cooperativa gestisce il centro a Torre Maura e quali precedenti abbia in relazione a Mafia Capitale”. Sulle manifestazioni a Torre Maura. “Un grande circo mediatico dove i cittadini di Torre Maura e i rom non sono stati ascoltati.
Sono stato lì quei giorni e mi sono stupito del fatto che sia stato autorizzato per giorni un presidio davanti a un centro di accoglienza, questo potrebbe creare un precedente gravissimo. E’ una vittoria di gruppi xenofobi di estrema destra che potrebbero ora ripetere la stessa cosa in altre parti d’Italia.
Una sorta di caccia allo zingaro è dietro le porte e soprattutto i politici dovrebbero stare molto attenti a moderare i toni. A Roma ci sono 6mila rom, un numero basso e facilmente assorbibile, ma tutto viene strumentalizzato e diventa circo mediatico. Le scelte del Campidoglio in questa occasione sono state fallimentari“. (Comunicati/Dire) (Foto di repertorio)