Roma. Crollo palazzo via di Vigna Jacobini, dopo 23 anni né giustizia né indennizzi per 27 vittime e familiari
Il 16 dicembre del 1998 al Portuense si consumò una vera e propria tragedia: il crollo di una palazzina uccise 27 persone
Era il 16 dicembre del 1998 quando a Roma, intorno alle 3 di notte, crollò una palazzina in via di Vigna Jacobini al civico 65 in zona Portuense. Fin da subito si venne a sapere che sotto le macerie vi erano circa 30 persone. Furono estratti dalle macerie solo 2 superstiti, ricoverati in gravi condizioni, 27 furono invece le vittime. Il procedimento penale accertò che il crollo dell’edificio fu causato da errori progettuali e dalla scarsa qualità del calcestruzzo adoperato.
Dopo 23 anni il luogo ha cambiato volto e ora è un cantiere con le fondamenta di un nuovo palazzo. I 10 proprietari superstiti sono stati costretti a vendere il terreno per tentare di rientrare nelle spese, considerando il fatto che dopo 21 anni di processi non è stato trovato un responsabile del disastro e conseguentemente si è persa la possibilità di essere risarciti. E della tragedia? Rimarrà solo la targa con i nomi dei defunti. Tempo fa si era ventilata l’ipotesi di un asilo nido a loro intitolato. Ma questa idea si è persa nelle burocrazie degli uffici e nei cambi politici. Come riporta il Corriere della Sera “Il crollo di via Vigna Jacobini è un caso irrisolto sotto tutti i punti di vista“, ha dichiarato con profonda amarezza l’avvocato Francesca Silvestrini, rappresentante del Comitato vittime del Portuense.