Roma, a Tor Sapienza non si fermano i roghi tossici
Roberto Torre del CdQ: “Anche se il fenomeno si intensifica di notte, in questo quartiere non si respira in ogni momento della giornata”
Nonostante gli arresti e i sequestri di qualche settimana fa, a Tor Sapienza si continua a dover fare i conti con i roghi tossici provenienti dalla baraccopoli di via Salviati. Le immagini postate sui social network da alcuni residenti del quartiere documentano episodi che risalgono al 29 e al 30 gennaio e al 2 febbraio. "Anche se il fenomeno si intensifica di notte, in questo quartiere non si respira in ogni momento della giornata", spiega Roberto Torre del comitato di quartiere di Tor Sapienza.
Tor Sapienza, la denuncia dei cittadini per i roghi tossici
"Ci sono diversi accampamenti informali nella zona – sottolinea Torre -. Diversi punti dove vengono ammassate montagne e montagne di rifiuti che poi vengono bruciati o per essere smaltiti o per ricavare materiali da rivendere". "Ci sono state avanzate promesse da tutti negli anni scorsi – prosegue l'esponente del CdQ -. Abbiamo anche parlato con l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Ma la situazione non è mai cambiata. Anzi, se mai è peggiorata. Via Sansoni, per esempio, dopo i lavori di risistemazione, è di nuovo chiusa al traffico per problemi alle fognature e non si sa quando riaprirà".
Roghi tossici, Roberto Torre (CdQ Tor Sapienza): nessuno ci ascolta
"Intanto – aggiunge Torre – si accumulano rifiuti che sempre più spesso vengono bruciati” la denuncia". "Come cittadini – afferma l'esponente del Comitato di Quartiere – abbiamo anche smesso di avanzare richieste di incontro all’amministrazione di Virginia Raggi perché nessuno ci ascolta".