Roma, aggredisce moglie e poliziotti: “Io vado in carcere e tu mi tradisci”
“Gli ultimi reati l’ho fatti per te e tu vai con un altro?” gridava l’uomo fuori di se
Aveva paura di essere stato tradito. Così, dopo averle controllato in modo ossessivo il telefono, l'ha minacciata con un coltello da cucina. Poi le ha versato un secchio di acqua gelida addosso, l'ha picchiata ripetutamente con calci e pugni su fianchi, testa e schiena. Infine, ha tentato di aggredire anche gli agenti di polizia arrivati sul posto per fermarlo.
P.F, 29 anni, è stato arrestato stamattina nella sua abitazione di Tor Bella Monaca, dove viveva insieme alla moglie e ai tre figli, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, resistenza, minacce aggravate e rapina ed è stato trasportato nel carcere di Regina Coeli.
A lanciare l'allarme sono stati i vicini della coppia che, sentendo urla più violente del solito, hanno avvertito il 112. Una volta giunti sul posto, i poliziotti si sono trovati di fronte a un soggetto completamente fuori controllo. «Sei una puttana, ti ammazzo!», ha minacciato l'uomo dall'alto di una struttura in cemento di tre metri.
«L'ultimi reati per i quali m'hanno carcerato l'ho fatti per te e tu te ne vai con un altro?», continuava a urlare. Poi, rivolto verso gli agenti: «Guardie infami, se provate ad avvicinarvi io vi apro la testa e vi ammazzo». Per calmarlo ci sono voluti lunghi minuti di trattative, al termine dei quali l'uomo ha posato la catena a terra ed è sceso dalla struttura.
La donna è stata poi visitata dal 118: per lei la prognosi è di 15 giorni. Ai medici ha spiegato nei dettagli la dinamica dell'aggressione, solo l'ultima di una lunga serie. È da oltre nove anni infatti che si susseguono episodi di violenza fisica e verbale, anche in presenza dei figli. La donna non ha mai trovato il coraggio di denunciare per paura che il marito rivolgesse la sua furia anche contro i bambini, a cui non restava altro che assistere attoniti e impotenti alle violenze del padre.