Roma, al via (in sordina) i lavori per la realizzazione del Museo della Shoah
La Sindaca di Roma ha chiesto di tenere l’evento “fuori dal fango della campagna elettorale”
Nella giornata di oggi sono stati avviati i lavori per la costruzione del Museo della Shoah di Roma, a Villa Torlonia. Un evento che ha destato critiche e pareri discordanti, al punto che all’ultimo minuto, nella serata di ieri, lunedì 13 settembre, Virginia Raggi ha comunicato che della cerimonia pubblica dell’evento, prevista per oggi, non se ne sarebbe fatto nulla.
Il Museo della Shoah di Roma: il museo dei “Giusti”
I lavori del cantiere hanno avuto comunque il via in forma privata per la realizzazione del nuovo Museo della Shoah di Roma. Sarà dedicato ai “Giusti”, a tutti coloro che hanno prestato aiuto agli ebrei perseguitati durante la Shoah, e sorgerà accanto a Villa Torlonia, nel cuore della Capitale. Il progetto, che dovrebbe essere ultimato – secondo cronoprogramma – in tre anni, prevede due grandi strutture connesse tra di loro. Una dalla forma di una “scatola nera”, sulla quale saranno riportati i nomi delle persone deportate. L’altra, invece, ospiterà la hall dell’ingresso al Museo.
Il progetto
L’edificio si svilupperà su diversi piani interrati, e su altri saranno previsti uffici amministrativi. Vi sarà un’area caffetteria, una biblioteca e un centro studi, messi a disposizione delle scolaresche che visiteranno il museo; una scala centrale condurrà all’esposizione permanente. Un lungo percorso pedonale esterno, poi, dalla Villa porterà all’ingresso del museo. Previsti inoltre spazi aperti, sevizi igienici e parcheggi sotterranei. I lavori saranno eseguiti con tecniche di contenimento del rumore per non arrecare disagi ai residenti del quartiere, e il cantiere dovrebbe durare tre anni, secondo il cronoprogramma stilato dall’impresa incaricata dei lavori.
La cerimonia pubblica annullata
La cerimonia pubblica avrebbe dovuto svolgersi questa mattina all’interno del cantiere. Tutto era pronto fin quando, nella serata di ieri, è arrivata la cancellazione ufficiale di Virginia Raggi; la prima cittadina ha dovuto confrontarsi con il parere contrario della Comunità Ebraica di Roma. Alle 20:30. la sindaca, ha dunque comunicato con un post su Facebook che i lavori per la costruzione del Museo avrebbero avuto il via lo a partire da oggi, ma che non ci sarebbe stata alcuna cerimonia pubblica.
Delle tempistiche sbagliate
La Comunità Ebraica di Roma già aveva declinato l’invito della prima cittadina per partecipare alla cerimonia pubblica dell’inaugurazione dei lavori. L’accusa era stata forte, e all’agenzia Ansa la Comunità aveva detto che “La memoria è un valore imprescindibile che deve unire la città di Roma e non prestarsi a protagonismi elettorali. Per questa ragione non parteciperemo all’evento, come a qualsiasi altro evento pubblico di natura elettorale”.
Sulla vicenda sono intervenute anche varie personalità di spicco nel panorama politico. Gualtieri, Calenda e Gasparri avevano tutti invitato la sindaca a cancellare l’evento, poiché a loro parere sarebbe stato inopportuno nelle tempistiche, facendo riferimento alle vicine elezioni amministrative. Ma la stessa Raggi, nonostante nel mezzo della campagna elettorale, aveva annunciato la volontà di tenere il tema “fuori dal fango da campagna elettorale”, e concludendo perentoria che “La memoria è una cosa importante. Ci vuole rispetto”.