Roma. Alemanno resta in carcere? C’è la data dell’udienza
Fissata tra poco più di due settimane dal tribunale di Sorveglianza l’udienza: Alemanno era stato arrestato la vigilia di Capodanno
Il prossimo 24 gennaio il tribunale di Sorveglianza di Roma sarà chiamato a decidere il destino dell’ex sindaco Gianni Alemanno, attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia. L’udienza si svolgerà in seguito all’arresto del politico, avvenuto lo scorso 31 dicembre, per presunte violazioni delle prescrizioni legate al suo affidamento ai servizi sociali.
Alemanno, l’udienza per confermare pena o servizi sociali
Alemanno, condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi, era sottoposto a una serie di rigide limitazioni come parte della pena alternativa al carcere. Secondo l’accusa, avrebbe trasgredito alcune di queste disposizioni, tra cui il divieto di lasciare la propria abitazione prima delle 7 del mattino, il rientro obbligatorio entro le 21 e la proibizione di frequentare persone con precedenti penali.
Questa mattina, l’avvocato difensore di Alemanno, Edoardo Albertario, ha fatto visita al suo assistito nel penitenziario romano. “E’ tranquillo e crede nella giustizia”, ha dichiarato il legale ai microfoni dell’AGI, mostrando fiducia in vista dell’udienza di fine gennaio. Durante il dibattimento, i giudici potranno decidere se confermare la detenzione in carcere o ripristinare l’affidamento ai servizi sociali.
La vicenda ha suscitato clamore sia per la figura pubblica coinvolta sia per le circostanze legate alla presunta violazione delle misure alternative alla reclusione, considerate da molti una seconda possibilità per chi è stato condannato per reati non gravi.
Alemanno, le violazioni
Alemanno, figura di spicco della politica romana, è noto per il suo mandato come sindaco della Capitale dal 2008 al 2013 e, più recentemente, per la leadership del movimento politico “Indipendenza!”. La sua condanna definitiva si riferisce a vicende giudiziarie che hanno segnato la sua carriera negli ultimi anni, gettando un’ombra sul suo operato amministrativo.
Tra le prescrizioni che Alemanno avrebbe violato, secondo quanto emerge dagli atti, vi era l’obbligo di rispettare fasce orarie precise per la permanenza in casa e il divieto di frequentare individui con precedenti penali. Tuttavia, la difesa punta a dimostrare che le presunte infrazioni non giustificano il ricorso alla misura carceraria.
L’udienza rappresenta il momento per definire il futuro prossimo di Alemanno. Se i giudici dovessero confermare la detenzione, l’ex sindaco rischierebbe di scontare la parte residua della pena in carcere. Al contrario, il ripristino dell’affidamento ai servizi sociali consentirebbe ad Alemanno di proseguire il percorso alternativo di reinserimento.