Roma alle urne, Renzi promette: “A giugno si vota per il sindaco”
Le dichiarazioni di Renzi rese in occasione della conferenza stampa di fine anno: “A marzo le primarie e a giugno le elezioni”
Sarà un anno a dir poco impegnativo, quello che verrà, per la Capitale di Italia. Roma, alle prese con il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, dovrà anche ripresentarsi, dopo circa 3 anni, alle urne per eleggere il nuovo sindaco di Roma.
L’esperienza Marino si è conclusa ormai due mesi fa, dopo un lungo braccio di ferra tra l’ex primo cittadino e il suo partito: dapprima, il chirurgo dem aveva annunciato le sue dimissioni – era il 9 ottobre – per poi ritirarle in zona Cesarini, ovvero allo scadere dei 20 giorni di tempo che la legge concede. A nulla, però, è servita la sua mossa: 26 consiglieri della maggioranza si sono dimessi e hanno decretato la fine della consiliatura sotto l’egida Marino.
Via il sindaco, avanti il prefetto: a sostituire Ignazio Marino è stato Francesco Paolo Tronca, inviato direttamente da Milano a fare le veci dell’ex primo cittadino. Roma commissariata, dunque. Sì, ma per quanto?
Secondo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi, rese in occasione della conferenza stampati fine anno, che si è tenuta a Montecitorio, il mandato di Tronca ha una scadenza ben precisa: a giugno del 2016 si andrà al voto.
“Non vorrei sbagliare, ma credo che a Roma le primarie siano state anticipate al 6 marzo, diciamo a marzo per non sbagliare”, fa sapere Renzi. A giugno, poi, si procederà ad eleggere il prossimo sindaco di Roma.