Roma, annullamento maxi concorso
Procedure irregolari: lunedì la decisione definitiva
300mila in tutto i dipendenti iscritti alla selezione. Di questi, solo 30mila hanno ottenuto l'accesso alle prove scritte. Questi i numeri del maxi-concorso del Comune di Roma, indetto dalla giunta Alemanno. E che ora rischia l'annullamento.
Stando alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Ignazio Marino e dal suo vice Luigi Nieri, nei prossimi giorni saranno prese decisioni definitive.
"Abbiamo disposto verifiche a campione in tutte le procedure concorsuali – hanno dichiarato nel corso di una conferenza straordinaria in Campidoglio – Ci sono motivi fondati per ritenere che la metodologia utilizzata non sia in grado di garantire il principio dell'anonimato dei concorrenti che hanno partecipato alle diverse prove scritte".
"Ho dato mandato alla direttrice del personale e al capo dell'avvocatura di approfondire la correttezza delle procedure – ha commentato Marino – E' stato richiesto uno sforzo di approfondimento in modo da avere una risposta certa e una relazione sul merito già lunedì mattina".
Una volta che saranno resi noti gli esiti della relazione, l'attuale amministrazione adotterà i provvedimenti ritenuti necessari a garantire e tutelare i dipendenti del Comune che hanno preso parte al concorso.
"Vogliamo dimostrare – ha aggiunto il primo cittadino – che in questo Comune la legalità è una parola che tornerà di moda e non guarderemo in faccia a nessuno. Abbiamo un peso di una situazione gravosa che ci fa scoprire difficoltà e sospettare illeciti in varie aree delle amministrazioni. Dobbiamo far comprendere ai cittadini che Roma sta davvero cambiando pagina".
"Se dall'ulteriore indagine emergessero altri profili illeciti – ha concluso – il primo atto sarà trasmettere tutto alla magistratura".
Sembra infatti, come ha precisato il vicesindaco Luigi Nieri, che le buste, che dovrebbero essere sigillate, "permettono di leggere controluce il nome del concorrente".
Il maxi-concorso era già stato al centro del dibattito: le ditte in gara per l'appalto avevano infatti portato direttamente sui banchi del Tribunale le preselezioni, presto divenute oggetto di contenzioso.
Elemento, questo, che ha bloccato più volte l'avvio delle procedure: il concorso, bandito nel 2010 con l'obiettivo di selezionare 22 profili professionali per un totale di 1.995 posti al Comune, si è svolto solo nel 2012.