Roma, apre al pubblico l’Area Sacra di Largo Argentina
Torna fruibile ai cittadini e ai visitatori uno dei siti archeologici più suggestivi nel cuore della Capitale
Nel cuore della città di Roma, l’Area Sacra di Largo Argentina dal 20 giugno si offre al pubblico con un nuovo percorso che per la prima volta consente di accedere al sito e visitarlo in modo sistematico, leggendone le fasi di vita dall’età repubblicana attraverso l’epoca imperiale e medievale, fino alla riscoperta avvenuta nel secolo scorso con le demolizioni degli anni Venti.
Un lungo camminamento, una pedana elevatrice a cabina aperta, pannelli informativi e due spazi espositivi: con queste novità torna fruibile ai cittadini e ai visitatori uno dei siti archeologici più suggestivi ed estesi nel cuore della Capitale.
Sono terminati i lavori di ripristino del sito archeologico, famoso per la presenza di importanti edifici e strutture sacre a partire dall’età repubblicana, con la realizzazione di un percorso in sicurezza su passerella tra gli antichi splendori: i visitatori possono camminare nella storia e ammirare da vicino i templi e i numerosi reperti archeologici provenienti dagli scavi e dalle demolizioni che hanno interessato la zona tra il 1926 e il 1930.
Apre al pubblico il luogo dell’assassinio di Giulio Cesare
Dal 20 giugno si torna così ad ammirare i quattro templi di età compresa tra il IV e il I secolo a.C., e i resti che custodiscono il basamento di tufo della Curia di Pompeo, luogo dell’assassinio di Giulio Cesare nelle Idi di marzo del 44 a.C., come riportato dalle fonti antiche. L’area sacra conserva, inoltre, numerose testimonianze della sua vita ininterrotta per oltre 2000 anni, come le fasi imperiali dei templi o le strutture di età medievale.
Tre gli elementi centrali del progetto
Tre sono gli elementi portanti del progetto: la torre del Papito, che ospita i servizi di biglietteria e uno spazio espositivo nel portico medievale; un sistema di percorsi verticali e orizzontali interni all’area archeologica, comprensivi di una pedana elevatrice a cabina aperta che consente l’accesso all’area agli utenti diversamente abili, e un’area espositiva coperta, allestita nel portico orientale dell’area sacra, oggi corrispondente alla parte situata al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini.
Sindaco Roberto Gualtieri
“Il prezioso e attento lavoro di restauro ha consegnato alla città e ai suoi visitatori un’area dal valore immenso, uno spaccato di storia di oltre due millenni – ha commentato all’inaugurazione il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri – l’area sacra è totalmente fruibile, grazie all’impegno di mecenatismo di Bulgari, principale sponsor dell’apertura del sito archeologico”. (ANSA).
Assessore alla Cultura Gotor
“I cittadini romani e i turisti potranno da ora in avanti vedere da vicino meravigliosi reperti archeologici di varie epoche della storia della nostra città”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.
Gruppo Bulgari
Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari ha espresso il suo orgoglio per aver contribuito a rendere finalmente fruibile ai cittadini e ai turisti “questo gioiello archeologico e architettonico, preziosa testimonianza dell’affascinante sovrapposizione di epoche e stili che rende la Città Eterna unica al mondo. Un progetto che ci ha consentito di onorare, ancora una volta, il profondo legame che abbiamo con Roma, da sempre inesauribile fonte di ispirazione e crocevia millenario di arti, culture e tradizioni. Nell’Area Sacra si percepisce il respiro della Storia. Queste maestose vestigia raccontano la grandezza di un impero che ha forgiato la nostra civiltà”.
Elementi di novità
Elemento di grande novità sono le due aree espositive nel portico della medioevale Torre del Papito e nei locali al di sotto del piano stradale di via di San Nicola de’ Cesarini. Gli spazi sono stati allestiti con una selezione dei numerosi reperti provenienti dagli scavi e dalle demolizioni del secolo scorso, tra cui frammenti di epigrafi, sarcofagi, decorazioni architettoniche e due teste di statue colossali appartenenti a divinità venerate nell’area.
Per raccontare al meglio la storia del sito e delle trasformazioni avvenute nel corso dei secoli, l’intero percorso di visita è dotato di una serie di pannelli illustrativi con testi in italiano e in inglese e di un ricco corredo fotografico.
Per le persone ipovedenti e non vedenti sono stati realizzati due grandi pannelli tattili, in italiano, inglese e braille con le indicazioni dell’intero complesso e dei singoli monumenti e con la lettura tattile di due reperti scansionati in 3D – un frammento di lastra con uccellino che becca un frutto e la testa colossale di statua di culto femminile.
È stata realizzata una nuova illuminazione su tutta la passerella e gli espositori situati nello spazio museale, mentre a livello stradale è stato illuminato il portico della Torre del Papito.
(Dal sito del Comune di Roma)