Roma, Area ex Penicillina: Cittadini chiedono controlli su inquinamento
I cittadini del quadrante est di Roma si sono interrogati sul futuro della mega struttura ormai vuota, e vogliono sapere cosa c’è dentro
Un monitoraggio serio e accurato di Arpa e Asl per cercare di capire con esattezza il livello di inquinamento dell'area dell'ex Penicillina. Questa la richiesta dei cittadini di San Basilio e della zona Tiburtina dopo lo sgombero del maxi stabilimento avvenuto il 10 dicembre.
I cittadini del quadrante est di Roma si sono interrogati sul futuro della mega struttura durante un incontro organizzato da Asia Usb questo pomeriggio nei pressi dello scheletro, ormai vuoto, della fabbrica Leo Penicillina, a cui hanno partecipato oltre ad alcune decine di cittadini anche urbanisti, avvocati e tecnici che nel tempo si sono occupati dello stabilimento abbandonato dal 2006.
"Le istituzioni devono cercare di monitorare con esattezza cosa c'è. Durante un sopralluogo io ho visto con i miei occhi una diffusissima presenza di amianto, lana di vetro, lana di roccia. E poi residui di prodotti chimici e di medicinali", ha detto Andrea Turchi, docente di chimica che ha mostrato le fotografie scattate durante un sopralluogo effettuato poco prima dello sgombero.
"Vogliamo che vengano fatti dei prelievi e dei controlli. Abbiamo scritto una lettera alla sindaca di Roma Virginia Raggi e agli assessori Montanari, Montuori e Baldassarre, che qui oggi erano stati invitati, ma non sono venuti. Lo scopo è chiedere un intervento di verifica serio su quest'area – ha spiegato Turchi – perché non troviamo riscontro di questo nell'ordinanza della sindaca del 27 novembre. In più, qualora la fabbrica venisse abbattuta chiediamo di conservare parte della fabbrica e farne un museo", ha concluso il docente. (Ago/Dire)