Roma, arrestati componenti della baby gang di Piazza Sempione
Identificati e arrestati i componenti della baby gang di Piazza Sempione, i carabinieri hanno arrestato 4 minori
La baby gang di piazza Sempione per entrare in possesso degli oggetti e vestiti di marca adottava una tattica ben precisa: botte, violenza e agguati. Le vittime erano prevalentemente minori, ma anche adulti derubati sempre dopo le 23, specialmente nel fine settimana.
Ognuno aveva un incarico preciso e ogni rapina veniva ripresa dal cellulare: “Se pijamo tutto, semo partiti da zero e semo già arrivati a buon punto, senza avecce nessuno dietro, quando c’avremo 20-25 anni ce saremo noi al controllo de Roma, tutti ci temono”. La banda è stata fermata dai carabinieri della Compagnia di Montesacro, che ha identificato e arrestato ogni singolo componente.
I capi d’imputazione
I capi di imputazione a cui la banda deve rispondere sono: rapina, tentata estorsione, lesioni e minacce aggravate. Dei quattro ragazzi italiani di 16 e 17 anni figli di pregiudicati, solo uno aveva dei precedenti. Il corpo dei militari ha eseguito l’applicazione dell’ordinanza cautelare del collocamento dei ragazzi in comunità, emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni. I fatti contestati si riferiscono ai mesi di marzo, ottobre e novembre 2021.
Nell’ordinanza del gip alcuni degli assalti rappresentano un “quadro di indubbio allarme sociale”. Infatti, in due occasioni le vittime si sono dovute recare in Pronto Soccorso, con una prognosi di 20-30 giorni.
Le indagini dei Carabinieri
Il corpo dei carabinieri stava seguendo già un’altra traccia. Facevano parte del gruppo anche delle ragazze che al momento non sono state ancora identificate dalle autorità. La gang sembra infatti, essere composta da 10-15 ragazzini che colpiscono prevalentemente sulle scale della chiesa dei Santi Angeli Custodi e la vicina fermata dell’autobus.
L’escalation criminale definita come «mala movida» in piazza Sempione aveva spaventato molti residenti nei dintorni, tanto da portare gli amministratori ad aumentare i controlli con pattuglie delle forze dell’ordine.
Alcuni episodi
I carabinieri della stazione di Città Giardino, dall’ ottobre 2021 fino ad aprile 2022, sono riusciti ad entrare in possesso di molteplici testimonianze, tra le quali video, analisi dei tabulati telefonici e chat social. Grazie a queste prove sono riusciti a collegare i ragazzi a tre precisi episodi.
Nel primo caso riportato dai carabinieri uno dei giovani si è avvicinato alla vittima con un pretesto: “C’è qualche problema?”. Ha chiesto di dargli 2 euro e successivamente ha tentato di spegnere la sigaretta sul suo viso prendendolo a schiaffi.
Il secondo episodio mostra la gang arrivare davanti un locale, i buttafuori non li fanno entrare e la risposta dei quattro ragazzi non si è fatta attendere: “Voi non sapere chi siamo noi. Chiamiamo i nostri amici che vi chiedono il pizzo. Vi sparano. V’ ammazzano”. Successivamente hanno iniziato a picchiarli procurandogli diversi traumi.
Il terzo avvenimento riguarda invece due fratelli di 17 e 16 anni, ai quali intimano: “Chiamiamo gli albanesi e vi riempiamo di buchi”.