Roma, attivisti stop 5G in piazza. Enrico Montesano: “Siamo difetti di fabbricazione”
A Roma i manifestanti “stop 5G” protestano contro la banda ultralarga che richiederebbe l’installazione di antenne ogni 50 metri
A Roma, sabato 12 settembre, va in onda la manifestazione contro la banda ultralarga. “Il 5G è quella tecnica che annulla il nostro essere, prima ancora delle nostre libertà“. Luciano Chiappa, di “Stop 5G Marche”, si riferisce al principio di precauzione. “È un nostro diritto pretendere che non installino il 5G. Dobbiamo autodeterminarci di fronte all’inferno nel quale vorrebbero spingerci”.
I manifestanti protestano contro la nuova tecnologia di quinta generazione che necessita dell’installazione di antennine ogni 50 metri. Inoltre, lo standard tecnologico che permetterebbe l’Internet of Things e le smart cities richiede l’invio di 20mila satelliti.
“La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione ed è inconsapevole. C’è invece un piccolissimo gruppo di persone che sono ‘difetti di fabbricazione’, voi, perché siete sfuggiti al controllo della linea di produzione”. Queste le parole dell’attore Enrico Montesano, sostenitore della causa. Che ironizza sul clima. Sì, in effetti i sanpietrini di piazza del Popolo riflettono delle 15 di pomeriggio roventi.
In piazza anche alcuni antivaccinisti e simpatizzanti delle teorie del complotto. “Su internet si trova di tutto, basta saper cercare. Qual è il vostro sito di riferimento? Alleanza Italiana Stop 5G. Ma anche Fastweb, Telecom, Ministero della Salute. Che però usano parole diverse”. La manifestazione va avanti per tre ore e prevede il discorso, fra gli altri, di Sara Cunial. La deputata ex Movimento 5 Stelle ha partecipato anche alla manifestazione no mask e no vax del 5 settembre. Inoltre, si è resa protagonista di un tentativo di “bacio”, senza mascherina, nei confronti di un giornalista del programma “Piazzapulita”.